Juan José Zuniga, generale dell’esercito di Bolivia, è stato arrestato per aver tentato un colpo di Stato a La Paz contro il palazzo del governo per prenderne il controllo. Dodici le persone rimaste ferite dall’attentato, tra cui “alcune sottoposte a operazioni chirurgiche”, ha dichiarato la ministra della presidenza della Nazione, Maria Nela Prada. 

Sempre lei, a seguito del tragico evento, ha poi affermato: ”Non permetteremo, né come governo, né come popolo boliviano, alcun colpo di Stato. In Bolivia proteggiamo la democrazia e tutti i boliviani”. 

Di seguito ha aggiunto: “Grazie al nostro presidente e al valore fondamentale del nostro popolo, delle organizzazioni sociali e della polizia siamo riusciti a sventare un colpo di Stato”.

Juan José Zuniga e l’accusa allo Stato 

Secondo quanto riportano i media, il generale boliviano Zuniga è stato arrestato con l’accusa di terrorismo e di insurrezione armata contro la sicurezza e la sovranità statale.

Le motivazioni che lo  avrebbero spinto a compiere tale gesto sono correlate agli “attacchi alla democrazia” che il generale imputava allo Stato, affermando che era arrivato il momento di dire “basta con l’impoverimento della nostra patria, basta con l’umiliazione dell’esercito. Siamo qui per dar voce al malcontento”.

Il videomessaggio del presidente

In un videomessaggio girato nella Grande Casa del Popolo, la residenza presidenziale ufficiale della Capitale, il Presidente, Luis Arce, prima del manifestarsi dell’accaduto, aveva invitato la popolazione boliviana a “mobilitarsi e organizzarsi contro questo colpo di stato a favore della democrazia”.