BRUXELLES – Moltiplicazione dei conflitti, violazioni dei diritti umani, cambiamenti climatici e globalizzazione sono le sfide chiave identificate dal Segretario generale dell’ONU António Guterres. Nel suo discorso ai deputati riuniti a Strasburgo il 17 maggio Guterres ha auspicato che l’Unione europea e le Nazioni unite lavorino insieme perché «un’Europa forte e unita è un pilastro fondamentale di un’ONU forte ed efficace».
Dando il benvenuto ad António Guterres, il primo Segretario generale delle Nazioni Unite europeo dai tempi dell’austriaco Kurt Waldheim negli anni ottanta, il presidente del Parlamento Antonio Tajani ha ricordato che le Nazioni unite e l’Unione europea sono nate dopo la seconda guerra mondiale «per promuovere la pace e la prosperità attraverso la cooperazione multilaterale. Dobbiamo trovare insieme le soluzioni politiche per i conflitti in Siria, Libia e Yemen e per affrontare l’ISIS. Dobbiamo difendere insieme la dignità e la libertà delle persone, offrire prospettive alle nuove generazioni e mettere in pratica l’agenda 2030», ha dichiarato Tajani.
«L’Unione europea è chiaramente il progetto di pace di maggior successo al mondo», ha dichiarato Guterres, che ha anche voluto esprimere «profondi gratitudine e apprezzamento» per il grande impegno dell’UE verso il multilateralismo e il suo «generoso contributo alla cooperazione allo sviluppo, agli aiuti umanitari e anche agli aspetti chiave di pace e sicurezza che sono l’anima dell’azione delle Nazioni unite». Il Segretario generale dell’ONU ha parlato di diverse questioni, come la Siria («nessuno sta vincendo, tutti stanno perdendo»), le migrazioni e la crisi dei rifugiati in merito alla quale ha chiesto più possibilità per una migrazione legale. Ha inoltre parlato della globalizzazione che ha «lasciato indietro molti», del cambiamento climatico e del bisogno di assicurare il rispetto della diversità culturale, «una ricchezza, non una minaccia, che però richiede massicci investimenti sociali, politici e culturali per creare coesione sociale».
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