Il verdetto definitivo, giunto al termine dello spoglio completato in mattinata, conferma il panorama che si era già disegnato nella tarda serata di domenica 26 maggio. La Lega trionfa e si afferma, con il 34,33%, come prima forza politica del Paese. Geograficamente il partito di Matteo Salvini ha conquistato gli elettori del Nord e del Centro Italia, seguito a ruota dal PD. Il leader del Carroccio ha, poi, affidato a Facebook un particolare ringraziamento a tutti i suoi elettori.
Non ugualmente soddisfatti si possono dire gli alleati pentastellati, che precipitano al 17,08%, quasi dimezzando il risultato ottenuto alle elezioni politiche del 2018. Il Movimento 5 Stelle, tuttavia, si conferma il primo partito al Sud e nelle Isole. Il vicepremier Luigi Di Maio, che durante la lunga notte elettorale ha scelto il silenzio stampa, intervistato dal Corriere della Sera ha affermato: «Prendo atto che la nostra gente si è astenuta e attende risposte, e noi queste risposte gliene vogliamo dare».
Una possibile ripresa, invece, sembrerebbe attestarsi in casa PD, che con il 22,7% guadagna il secondo posto e supera il partito il Movimento 5 Stelle. Il Partito Democratico, inoltre, sorpassa la Lega nelle grandi città, quali Bologna, Firenze, Milano, Roma e Torino.
Forza Italia si ferma all’8,79% – lontana dal 14% ottenuto alle elezioni politiche – mentre sale Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia, che riceve il 6,46%. Non superano, invece, la soglia di sbarramento, fissata al 4%, invece, +Europa di Emma Bonino, che si ferma al 3,09%, i Verdi (2,29%), La Sinistra (1,74%) e Casapound (0,33%).
Francesca Santi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Francesca Santi, scrittrice, lettrice, sognatrice e qualsiasi cosa finisca con -ice. Eternamente combattuta sul da farsi, diplomata al liceo scientifico, con la passione per la letteratura e l’odio per la matematica, destinata a Scienze Politiche, ma iscritta a Lettere Moderne. Ardeat Cor è il suo primo romanzo e la sua fonte di orgoglio. Ama la politica, i complotti e gli animali e sogna, un giorno, di potersi definire giornalista. Biografia noiosa, almeno finché non vincerà il Pulitzer.