I Carabinieri del comando per la Tutela Agroalimentare e il personale della guardia di finanza di Lodi, durante l‘operazione “Easy energy”, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo a carico delle società “TONINELLI F.lli Agricola S.S.” con sede in Pieve Fissiraga (LO) e “LUCRA 96 Srl” con sede in Villanova del Sillaro (LO).
Il provvedimento si fonda sull’attività investigativa condotta dai carabinieri di Parma e sui successivi approfondimenti del personale della guardia di finanza di Lodi, che hanno permesso di evidenziare come i titolari delle società citate, attraverso condotte delittuose, conseguivano indebitamente erogazioni pubbliche per ben € 3.937.029.
L’attività investigativa disvelava come presso gli allevamenti gestiti dalle società indagate, ai suini venissero somministrati rifiuti dell’industria alimentare e lattiero casearia, difformemente dal disciplinare di produzione delle DOP di Parma e San Daniele.
Pertanto, nel mese di novembre 2018 si è disposto sul territorio nazionale il sequestro preventivo di 8.500 prosciutti in fase di stagionatura.
I titolari delle aziende in questione sono stati denunciati alla prefata A.G. anche per la realizzazione abusiva di un’area di stoccaggio, dove erano depositate 75 t. di rifiuti speciali non pericolosi.
Si accertava che nelle annate agrarie 2018 e 2019, presso le aziende in questione, oltre ai rifiuti già rinvenuti nel corso delle ispezioni, venivano trattate 3.624 t. di rifiuti speciali non pericolosi utilizzandoli illecitamente negli impianti di biogas per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. I rifiuti, al termine del processo di produzione dell’energia, venivano utilizzati impropriamente quale concime organico, con spandimento sia sulle superfici delle società indagate che su quelle di n.15 aziende agricole delle province di Lodi, Pavia e Milano, inconsapevoli della reale natura dei prodotti ricevuti.
Con tali condotte gli indagati realizzavano ingiusti profitti per complessivi 17.133.702 euro derivanti da:
Alle aziende indagate è stata sequestrata la somma di 1.299.634 euro tratta dai conti correnti intestati alle società e ai loro titolari, oltre a numerosi beni immobili.
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