Il deputato regionale Giuseppe Castiglione, capogruppo del Movimento Popolari e Autonomisti (Mpa) e componente della commissione Antimafia all’Ars, è stato arrestato oggi 24 febbraio. Castiglione è tra i destinatari del provvedimento cautelare dell’operazione Mercurio dei carabinieri del Ros contro Cosa Nostra, all’interno del blitz tra Catania e Siracusa, coordinata dalla Procura distrettuale di Catania.
Classe 1979, impiegato in aspettativa della Sac Service, l’azienda di servizi dell’aeroporto di Catania, nel 2022 è stato eletto deputato regionale con 5397 preferenze ed è il presidente del gruppo parlamentare Popolari e autonomisti. Lunghissimo il suo curriculum politico: Castiglione ha ricoperto ruoli in commissione regionale Antimafia e nelle commissioni Affari istituzionali e Attività produttive. Prima di essere eletto all’Ars, era stato eletto al consiglio comunale di Catania, di cui era presidente d’Aula.
L’inchiesta Mercurio ha fatto luce su presunte infiltrazioni mafiose tra le istituzioni con voto di scambio, della famiglia Santapaola-Ercolano, ai vertici di Cosa nostra di Catania. Nel 2022, dalle indagini del blitz contro il clan Ercolano-Santapaola, emerse che uno degli arrestati, Domenico Colombo, dipendente della Sostare, società partecipata del Comune di Catania, era stato impegnato a sostegno della candidatura alle regionali di Giuseppe Castiglione. Colombo aveva festeggiato l’elezione di Castiglione su facebook, ma il deputato regionale, estraneo a quelle indagini, aveva minimizzato.
Oltre a Castiglione, i Carabinieri del Ros hanno arrestato anche il consigliere comunale di Misterbianco, Matteo Marchese, eletto con Italia Futura e poi passato al Mpa. Coinvolta anche una famiglia mafiosa di Ramacca che, secondo l’accusa, si sarebbe adoperata a sostenere l’elezione del sindaco Nunzio Vitale e del consigliere comunale Salvatore Fornare, poi eletto vice presidente del consiglio comunale, entrambi arrestati.
Il provvedimento cautelare riguarda 19 indagati. Nei loro confronti è stata emessa un’ordinanza dal gip etneo su richiesta della locale Procura distrettuale che ipotizza a vario titolo i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori e scambio elettorale politico mafioso. I militari specificano che sono invischiati anche “rappresentanti istituzionali. Ulteriori particolari verranno resi noti nel corso della mattinata”.
In corso di esecuzione anche un decreto di sequestro preventivo di aziende e beni per un valore di 1 milione di euro. Il provvedimento è eseguito dalla squadra Ros con il supporto in fase esecutiva del Comando provinciale carabinieri di Catania, dello squadrone eliportato Cacciatori Sicilia e del XII nucleo elicotteri dell’Arma.
Fonte Foto in Evidenza: open.online
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