L‘aumento dei casi Covid e il rapido galoppare della variante Omicron fanno spaventare il governo e gli italiani. Solo nella giornata di ieri, sono stati registrati 24.259 nuovi casi e 97 decessi. Per arginare questi numeri, in vista della cabina di regia e del Cdm (in programma giorno 23 dicembre a Palazzo Chigi), si stanno valutando nuove ipotesi. Tra queste, la riduzione della durata del green pass e l’obbligo di tampone anche ai vaccinati che partecipano ai grandi eventi.
Diversi Paesi europei hanno ridotto l’intervallo tra seconda e terza dose di vaccino rispetto ai cinque mesi previsti. E l’Italia, per dare una nuova spinta all’immunizzazione, sta pensando di ridurre la validità del green pass da 9 a 5 mesi per renderlo più simile alla copertura vaccinale.
Inoltre, chi è in possesso del green pass rafforzato potrebbe dover fare lo stesso un tampone per accedere ai grandi eventi pubblici. O dove non è possibile mantenere il distanziamento come negli stadi, discoteche e così via.
Se i numeri dovessero diventare più preoccupanti del previsto, resta poi valida l’ipotesi dell’estensione dell’obbligo vaccinale ad altre categorie lavorative come quelle a più contatto con le persone. Oltre al personale sanitario, a quello scolastico e alle forze dell’ordine, Confindustria e i sindacati sono favorevoli all’obbligo per tutti i lavoratori.
Alcuni ministri spingono per reintrodurre a livello nazionale l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto ma questa misura poco convince il premier Draghi. Quest’ultimo intende lasciare la decisione ai sindaci o ai presidenti di regione.
Un’ulteriore ipotesi potrebbe riguardare l’adozione di un particolare filtro per i centri commerciali che possa impedire gli assembramenti. Infatti, i tecnici stanno pensando di contingentare gli ingressi come già avviene nei grandi magazzini. Oppure, potrebbe diventare obbligatorio il green pass come per treni, aerei e mezzi di trasporto pubblico.
Infine, nessuna misura può riguardare le case degli italiani ma considerato il particolare periodo dell’anno non mancheranno le doverose raccomandazioni per evitare situazioni di pericolo.
La volontà del Presidente del Consiglio rimane quella di mantenere aperte tutte le attività ma il rapido diffondersi del virus fa nuovamente preoccupare. Per questo si cercherà di adottare un provvedimento, condiviso da ministri e presidenti di regione, che non danneggi alcuna categoria economica.
Le feste sono vicine, non facciamocele nuovamente rovinare dal covid. Vacciniamoci, indossiamo le mascherine e rispettiamo il distanziamento. A Natale puoi!
Fonte foto: flickr.com
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva. Con il passare del tempo, è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale di VdC. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e scrive anche delle varie breaking news che concernono i tempi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito in sintesi? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).