«La mia posizione e quella del Governo sul Mes non è mai cambiata e non cambierà», così il premier Conte nel tweet con cui annunciava la conferenza stampa di oggi
L’avvocato di tutti gli italiani, Giuseppe Conte, sembra avere chiarissima la strategia difensiva da adottare nei confronti dell’Europa (che dopo giorni di tensione ai massimi livelli, trova un accordo) e di Confindustria. Non cede nemmeno alle “avances” di Boccia, presidente nazionale di Confindustria, che incalza per «Consentire la prosecuzione di attività non espressamente incluse nella lista e che siano però funzionali alla continuità di quelle ritenute essenziali», già subito dopo il 14 Aprile.
Intanto, il quadro della situazione di oggi, 10 aprile: «Si stabilizza l’inversione del rapporto dei ricoverati Covid-19 positivi/pazienti dimessi». É quanto sottolinea lo Spallanzani di Roma nel bollettino medico diramato oggi. L’ospedale romano evidenzia anche che oggi i dimessi sono più numerosi di ieri. In virtù di questi risultati confortanti non ci saremmo meritati, almeno per il primo maggio, una passeggiata all’aria aperta? Sono ancora troppi quelli che non ce la fanno, si allunga anche la lista dei camici bianchi vittime del Covid-19: in totale sono 109. Αnche Brusaferro dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) si dice soddisfatto della curva dei contagi in decrescita, ma invita a non abbassare la guardia. In seguito, avverte: «A Pasqua dovremo unirci nei sentimenti ma mantenendo il distanziamento sociale».
Ιl premier avalla il parere del Comitato Tecnico Scientifico che consigliava di superare i “ponti” di 25 aprile e 1 maggio, così da evitare di vanificare gli sforzi fatti fino ad ora. Un lento avvio alla fase due, insomma, che entrerà nel pieno per i cittadini soltanto dopo il 3 maggio. Anche se le anziani e persone fragili dovranno rimanere protetti più a lungo.
«Prorogheremo le misure fino al 3 maggio. Una decisione difficile raggiunta di concerto con regioni, Comitato Tecnico Scientifico e associazioni delle imprese. Una decisione difficile, dunque, di cui mi assumo tutte le responsabilità politiche», esordisce Conte e poi aggiunge: «Stiamo ricevendo riconoscimenti anche dagli altri paesi, per questo dobbiamo continuare a mantenere alta la soglia dell’attenzione, soprattutto adesso che siamo in prossimità della Pasqua. Siamo tutti impazienti di ripartire. Dobbiamo compiere questo ulteriore sforzo e continuare a mantenere le distanze sociali». Successivamente la notizia che aspettavamo: «Questa proroga vale anche per le attività produttive e i trasporti: la salute prima di tutto. Non siamo nella condizione di ripartire a pieno regime». Infine, promette: «Se anche prima del 3 maggio cambieranno le condizioni, sarà mia premura occuparmi delle necessarie modifiche». Conte, però, specifica: «Apriamo librerie, cartolibrerie, negozi di articoli per l’infanzia, silvicoltura, attività forestali».
Poi, continua: «Siamo già a lavoro per la fase due, e stiamo lavorando a formare un team di esperti che conterrà varie professionalità. Loro dialogheranno con il comitato tecnico scientifico per modificare eventualmente le logiche del lavoro radicate profondamente nel nostro paese. Non dimenticheranno di tenere conto delle nostre esigenze di vita. Il team di esperti sarà presieduto da Alfredo Colao, ex A.D. della Vodafone».
«Veniamo ora all’Europa. Sono necessari 1500 miliardi di euro. Questa è la sfida più importante per l’UE e per il mondo intero e richiedono risposte adeguate. Le proposte europee di ieri sono un primo passo. Il ministro Gualtieri ha lavorato bene, ma concorda con me nella non sufficienza di questi provvedimenti».
Prosegue con il riferimento al Mes e la “strigliata” a Matteo Salvini e Giorgia Meloni: «Il dibattito sul Mes nel nostro paese è vivace, tra tutte le parti politiche e tra gli italiani tutti. Ma occorre che sia fatto con chiarezza e senza falsità. Occorrono precisazioni sullo strumento e questa volta è necessario fare alcuni nomi dei responsabili di coloro che diffondono falsità: Meloni e Salvini. Da ieri notte vanno dicendo che l’Italia avrebbe firmato accordi segreti, ma così non è: l’Italia non ha bisogno del Mes e non ha attivato questo strumento che è inadeguato ed inadatto alla situazione». E conclude: «Combatteremo per gli Eurobond. La risposta comune o è ambiziosa o non è».
Maria Giulia Vancheri
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Maria Giulia, che in una parola si definisce logorroica, è una studentessa 24enne di giurisprudenza, a Catania. Dopo anni passati sui libri ha pensato bene di iniziare a scrivere per non infastidire più chi non volesse ascoltare le tante cose che aveva da dire. Riconosce di essere fashion… ma non addicted. Ama il mare e anche durante la sessione estiva non rinuncia alla sua nuotata giornaliera, che le rinfresca il corpo e i pensieri.
Crede fermamente che chi semina amore, raccolga felicità