Sono dodici, gli esponenti del gruppo neonazista e suprematista “Werwolf Division“, arrestati questa mattina a Bologna dalla Polizia di Stato. Terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, religiosa ed etnica e detenzione illegale di armi da fuoco, sono alcune delle accuse che gravano sul gruppo.
La custodia in carcere, momentaneamente solo per i 12 arrestati, è stata emessa dal Gip del Tribunale di Bologna, successivamente alla richiesta della Procura della Repubblica. Attualmente la Polizia sta eseguendo ulteriori perquisizioni domiciliari, poichè vi sono altri 13 sospettati, che potrebbero essere stati coinvolti. Chi sta coordinando l’operazione è la Dia e la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.
Già nel maggio 2023, la suddetta divisione era, coinvolta in un’indagine della Procura di Napoli. In questo caso, però, gli indagati erano solamente otto. Da quell’inchiesta era stato scovato un canale Telegram, il cui scopo era quello di pianificare delle manifestazioni, talvolta violente, inneggiando alla Shoah. Il canale era direttamente gestito direttamente dalla sezione di Bologna.
L’origine del nome deriva da Heinrich Himmler che era al comando della Werwolf division. Quest’ultima, alla fine della Seconda guerra mondiale, contrastava l’avanzata dei “nemici” in Germania.
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