In seguito allo scoppio del conflitto Russia-Ucraina, il noto gruppo di hacktivisti Anonymous ha dato il via a una dura guerra contro il governo di Vladimir Putin.
Il 24 febbraio 2022 è una data che resterà nelle pagine più oscure della nostra storia. Una guerra del genere, ai giorni d’oggi, sembrava impensabile. Invece sta accadendo davvero e si combatte non solo con bombe e missili, ma anche sul web. Anonymous, collettivo di cyberattivisti da sempre in prima linea contro le ingiustizie governative, ha preso parte attiva al conflitto e non accenna ad arrestarsi.
L’invasione russa è iniziata il 24 febbraio e Anonymous non ha tardato a comunicare la sua presa di posizione sui social. A dare l’annuncio un Tweet sul profilo ufficiale del collettivo.
The Anonymous collective is officially in cyber war against the Russian government. #Anonymous #Ukraine
— Anonymous (@YourAnonOne) February 24, 2022
Il gruppo di hacktivisti si è duramente scagliato contro la posizione della Russia in questo conflitto: «Mettetevi nei panni degli ucraini che vengono bombardati in questo momento. Insieme possiamo cambiare il mondo e resistere a qualsiasi cosa». Le intenzioni sono chiare: ledere il governo russo con tutti i mezzi a loro disposizione, come hanno dimostrato di saper fare in passato.
Già nella giornata del 24 febbraio sono stati sferrati i primi attacchi DDoS, classica strategia adottata dal gruppo che consiste nel “bombardare” il sito web di false richieste di accesso al fine di rallentarlo e renderlo inagibile. Questo ha permesso di rendere inaccessibili per diverse ore i siti del Cremlino, del governo russo, del Ministero della Difesa e della Duma. Secondo Skytg24, Russia Today è stato il primo sito ad andare out, seguito da RT News. Quest’ultimo, negli scorsi giorni, è stato il principale polo di propaganda russa, impegnato a esaltare le conquiste sul territorio ucraino e fare disinformazione per guadagnarsi il favore dell’opinione pubblica. Popolo che, tuttavia, condanna irremovibilmente l’operato del governo (come confermato dai 1700 manifestanti arrestati durante le proteste di ieri).
PEOPLE IN RUSSIA ARE PROTESTING AGAINST THE WAR WITH UKRAINE!!! EVERYONE KEEP UP WITH THE PROTESTS AND THE SANCTIONS, HOPEFULLY THIS WILL BE OVER SOON! #Ukraine #IStandWithUkraine pic.twitter.com/CPVluKQnmz
— gay n tired (@wxndarambeau) February 24, 2022
Ed è proprio ai cittadini russi che si rivolge Anonymous: «È tempo che il popolo russo si unisca a noi e dica no alla guerra di Vladimir Putin. Siamo Anonymous. Siamo una legione. Non perdoniamo. Non dimentichiamo. Aspettaci».
A essere sotto il mirino della Russia non è solo il territorio ucraino, ma anche le sue infrastrutture informatiche. I primi cyber-attacchi imputati alla Russia risalgono a gennaio e si sono intensificati con l’inizio effettivo del conflitto. In particolar modo, il malware Data-Wiper ha già infettato un centinaio dispositivi sul territorio ucraino poco prima dell’invasione di giovedì 24. Il malware mina completamente il funzionamento del sistema operativo, distruggendo irreversibilmente tutti i dati presenti nel dispositivo. Sono stati registrati, inoltre, altri malfunzionamenti di rete in alcune regioni dell’Ucraina.
Attualmente il presidente Zelensky si sta mobilitando per arruolare hacker capaci di difendere il territorio ucraino dagli attacchi informatici e ha chiesto l’intervento dell’Europa. In allerta anche l’Italia che, seppur non ancora sotto minaccia, inizia a prepararsi all’eventuale incursione di malware russi.
Insomma, la Cyber-War, che fino a qualche anno fa sembrava un’utopia da libro di fantascienza, è da considerarsi una guerra a tutti gli effetti. I danni che potrebbero scaturire sono notevoli: Anonymous lo sa bene e lo ha dimostrato nei suoi 18 anni di attività. Riuscirà a dare il loro contributo in questo atroce conflitto, come fece nel 2015 contro l’ISIS?
Alice Maria Reale
Fonte foto:Flickr
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Nata a Catania nel lontano 2002, la piccola Alice si è sempre distinta per la sua risolutezza e determinazione.
Dopo aver deciso di voler diventare un’archeologa, poi una veterinaria e poi un’insegnante, si iscrive al Liceo Linguistico Lombardo Radice e scopre le sue due grandi passioni: la scrittura e le lingue straniere, che decide di coniugare iscrivendosi alla facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione.