Andrea Riccardi: ex ministro, accademico e fondatore della Comunità di Sant’EgidioAndrea Riccardi è nato a Roma il 16 gennaio 1950 ed è un importante storico, accademico, attivista e politico italiano. Ha insegnato, come professore ordinario, Storia Contemporanea all’Università di Bari, alla Sapienza ed alla Terza Università degli Studi di Roma. Inoltre, è stato insignito di numerose Laurea Honoris Causa per il suo lavoro a favore della pace e del dialogo: l’Università Cattolica di Lovanio (Belgio), l’Università Card. Herrera – CEU di Valencia (Spagna), la Georgetown University di Washington (USA), l’Università di Augsburg (Germania), l’Università Jean Moulin Lyon 3 (Francia).
Nella biografia di Andrea Riccardi si possono notare anche i suoi numerosi studi, pubblicati in diverse lingue, i quali vertono principalmente sul rapporto fra mondi religiosi differenti e sul tema della coabitazione religiosa, soprattutto per quanto riguarda l’area mediterranea tra il XIX e il XX secolo. Tutti questi studi lo hanno portato anche a ricoprire la carica di Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione nel Governo Monti, dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013.
Comunità di Sant’Egidio
Andrea Riccardi resta comunque principalmente noto per aver fondato la Comunità di Sant’Egidio. E’ possibile far risalire la nascita di questa comunità al 7 febbraio 1968, quando un Andrea Riccardi ancora studente si riunì per la prima volta con un gruppo di liceali nell’Oratorio della Chiesa Nuova, il santuario di san Filippo Neri. E’ da questo primo incontro che nascerà la Comunità di Sant’Egidio.
Questi sono, infatti, gli anni appena successivi al Concilio Vaticano II, anni di grandi fermenti soprattutto per quanto riguarda il mondo giovanile. E’ proprio in questo periodo che nascono e sono attivi molti gruppi e movimenti cattolici, tra i quali il movimento di Comunione e Liberazione di don Luigi Giussani.
Parlando di questo tormentato periodo Riccardi scrive: «Io avevo soprattutto l’idea che il mondo dovesse cambiare, che fosse necessario interrogarsi sul modo di cambiarlo, che bisognasse inventare il futuro, cambiare le regole del gioco. Il discorso del 1968 era soprattutto questo. Allora ho preso coscienza di un cambiamento in atto, qui in Italia, in Francia, in America. C’era qualcosa che mi interessava, che mi inquietava. Infatti, è in mezzo a questa crisi generazionale che c’è stata la scoperta del Vangelo, una scoperta che ha fatto nascere in me un senso critico nei confronti delle ideologie e dei sistemi ideologici in genere. Ecco cosa è stato il Sessantotto – soprattutto per me (…) Pensavo che bisognasse cambiare l’uomo. In questo senso cominciai a leggere con insistenza il Vangelo, e poi la Bibbia».
Fu così che, a partire dal settembre 1973, Andrea Riccardi stabilì la comunità che aveva creato proprio in Piazza Sant’Egidio a Roma, all’interno di un ex convento di monache carmelitane. Negli anni questo sarebbe diventato un centro di preghiera, di solidarietà con i poveri, di incontri per il dialogo e per la pace.
Questo suo enorme impegno per la pace lo ha visto mediatore nelle trattative per la risoluzione del conflitto in Mozambico e non solo.
Questo gli ha permesso di ricevere numerose onorificenze come il Premio Mondiale Metodista per la pace (1997), il Premio Niwano per la pace dalla Niwano Peace Foundation (1999), il Premio per la pace dell’UNESCO Felix Houphuet-Boigny (1999), la Légion d’Honneur della Repubblica francese (2002). Nel 2004 ha ottenuto il prestigioso Premio Balzan per la Pace e la fratellanza tra i popoli e nel 2006 il Premio Nazionale Cultura della Pace. Il 21 maggio 2009 ha ricevuto ad Aquisgrana insieme alla Comunità di Sant’Egidio il prestigioso Premio Carlo Magno. Infine, è stato insignito nel 2011 del XV Premio Internazionale Vittorino Colombo, dalla Fondazione Vittorino Colombo e dal Comune di Albiate.
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