I carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio hanno denunciato una 50enne di San Giovanni la Punta in quanto gravemente indiziata di furto aggravato.
Nella mattinata, i militari sono stati impegnati in diversi interventi finalizzati a contrastare il diffuso fenomeno delle truffe ai gestori di forniture dei servizi elettrico ed idrico mediante allacci abusivi diretti alla rete pubblica.
I carabinieri, con il supporto di personale tecnico di E-Distribuzioni ed Acoset, hanno pertanto svolto specifiche verifiche presso diverse abitazioni che, sulla scorta dei dati desumibili dai consumi registrati presso le rispettive centrali, lascerebbero presupporre una “alterata” misurazione della corrente elettrica.
Giunti in via Madonna delle Grazie ed avuto accesso all’abitazione della 50enne, in particolare all’interno del cortile di pertinenza, i militari hanno immediatamente notato, peraltro posizionato in bella mostra, un contatore dell’energia elettrica con l’interruttore abbassato e quindi spento. Di contro si aveva modo di constatare che l’abitazione della donna era completamente illuminata “a giorno” e quindi inequivocabilmente servita dall’energia elettrica.
Ma vi è di più perché al controllo degli altri contatori dell’abitazione è emerso che quello dell’acqua non era affatto presente e che l’allaccio della relativa fornitura appariva manomesso e direttamente collegato alla rete pubblica.
Il personale di entrambi gli enti intervenuti ha stimato che le forniture di energia elettrica e acqua di cui ha fruito “gratuitamente la donna hanno comportato un danno economico rispettivamente di 4.853 euro per la E-Distribuzione e di 10.000 euro per l’Acoset.
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