L’arrivo di settembre non è mai stato così temuto, almeno fino a quando Green pass e Covid erano due parole a tutti sconosciute. Dal primo settembre, infatti, le regole più stringenti sull’obbligo di Green pass sembrano non essere più pura fantasia. Dunque, cosa cambia a partire da domani?
Il Green pass, o certificazione verde, che attesta di aver ricevuto almeno una dose del vaccino contro il coronavirus da 15 giorni, di essere risultati negativi a un test nelle 48 ore precedenti o di essere guariti dalla COVID-19 da meno di sei mesi, sarà obbligatorio sui trasporti a lunga percorrenza, per il personale scolastico e gli studenti universitari.
Da mercoledì 1 settembre il Green Pass sarà obbligatorio sui trasporti a lunga percorrenza: cioè su aerei, treni ad alta velocità, Intercity e Intercity notte, autobus e traghetti che collegano più regioni. Faranno eccezione i traghetti tra Messina e Reggio Calabria, considerati trasporto pubblico locale. Tuttavia, non sarà richiesto sui trasporti pubblici urbani: autobus, tram, metro, funicolari cittadine. Anche chi usufruisce dei treni regionali ne sono esentati. Per verificare il possesso del Green Pass da parte dei viaggiatori sono previsti rigidi controlli direttamente a bordo dei mezzi il cui ingresso è subordinato al possesso della certificazione.
Il Green Pass sarà obbligatorio anche per il personale scolastico e universitario: maestri, professori, bidelli, personale tecnico e amministrativo, segretari, dirigenti scolastici. In assenza di Green Pass scatterà la sospensione del rapporto di lavoro e dello stipendio dopo cinque giorni di assenza ingiustificata.
Per gli studenti universitari, invece, sarà obbligatorio qualora volessero riprendere a frequentare le lezioni in presenza.
I bambini e i ragazzi di più di 6 anni, invece, dovranno continuare a indossare la mascherina a scuola, fatta eccezione per lo svolgimento delle attività sportive e per le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso delle mascherine. Solo i soggetti considerati fragili per il sistema sanitario nazionale avranno diritto a tamponi gratuiti.
L’obbligo di certificazione verde sui cosiddetti mezzi a lunga percorrenza ha provocato un’escalation di proteste in tutta Italia da parte dei contrari, quelli che oggi meglio vengono classificati come No Vax. La definiscono dittatura sanitaria e sono pronti a bloccare i treni dal primo settembre pur di fare valere le loro ragioni.
«Se non ci fanno partire senza passaporto schiavitù non partirà nessuno» si legge ancora nel canale di Telegram «Basta dittatura», di cui gli “oppositori” si servono per organizzare le manifestazioni di protesta e che conta ogni giorno più iscritti.
Maria Giulia Vancheri
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Maria Giulia, che in una parola si definisce logorroica, è una studentessa 24enne di giurisprudenza, a Catania. Dopo anni passati sui libri ha pensato bene di iniziare a scrivere per non infastidire più chi non volesse ascoltare le tante cose che aveva da dire. Riconosce di essere fashion… ma non addicted. Ama il mare e anche durante la sessione estiva non rinuncia alla sua nuotata giornaliera, che le rinfresca il corpo e i pensieri.
Crede fermamente che chi semina amore, raccolga felicità