La Procura di Modena ha avviato un’indagine per chiarire le circostanze della morte di Andrea Paltrinieri, il 50enne trovato senza vita nella sua cella del carcere Sant’Anna circa dieci giorni fa.
L’uomo era in carcere con l’accusa di aver ucciso la sua ex moglie, Anna Sviridenko, una donna di 41 anni originaria della Bielorussia, nel giugno dello scorso anno.
Al momento l’inchiesta è aperta contro ignoti. La notizia, riportata dal Resto del Carlino di Modena, riferisce che Paltrinieri sarebbe stato oggetto di violenze fisiche da parte di altri detenuti durante l’estate, oltre a subire minacce e insulti legati al crimine per cui era accusato. L’inchiesta cercherà anche di verificare se fossero stati trascurati segnali che potessero far presagire un intento suicida da parte dell’uomo.
Roberto Cavalieri, garante regionale dei detenuti, ha spiegato che Andrea Paltrinieri non era stato messo sotto protezione, ma alloggiava in una sezione ordinaria del carcere a causa del sovraffollamento. Cavalieri aveva incontrato Paltrinieri due volte, una a novembre e l’altra il 24 dicembre, alla vigilia di Natale. In un’intervista, il garante ha sottolineato che l’uomo non aveva mai accennato a minacce ricevute né a segni di autolesionismo. Durante i colloqui, Paltrinieri aveva sollevato questioni relative alla sua salute e aveva espresso l’intenzione di iscriversi a un corso di Biologia per proseguire gli studi in Medicina.
In una lettera del mese di ottobre, Paltrinieri aveva rivelato di volere diventare medico, come una sorta di “compensazione” dopo aver tolto la vita a una persona. La sua aspirazione era quella di entrare a far parte di Emergency, dedicandosi all’aiuto umanitario nelle fasi finali della sua vita. L’uomo, reo confesso dell’omicidio di Anna Sviridenko, giovane specializzanda in Radiologia al Policlinico di Modena, non aveva ancora affrontato il processo. Fu lui stesso a presentarsi alla caserma dei carabinieri di Modena nell’estate precedente, raccontando di avere il corpo della donna nel furgone appena parcheggiato, dopo averla strangolata. La coppia aveva due figli piccoli.
Fonte immagine in evidenza: leggo.it
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