“Gli alleati concordano sul fatto che l’Ucraina diventerà un membro della Nato“, sottolinea il segretario generale, specificando che “durante il nostro incontro, concorderemo le raccomandazioni per le riforme prioritarie dell’Ucraina“.
La situazione al fronte
Stoltenberg ha poi ricordato i più recenti progressi di Kiev sul campo di battaglia. Già l’anno scorso l’Ucraina è riuscita a vincere battaglie per Kiev, Kharkiv e Kherson, e quest’anno continua a infliggere pesanti perdite alla Russia.
L’Ucraina, è riuscita inoltre a riconquistare il 50% dei territori occupati dalla Russia. In questo scenario, la Russia, sta diventando sempre più debole politicamente, economicamente e militarmente. Quindi viene spontaneo chiedersi se la minaccia di Mosca, sia reale o meno.
Russia, minaccia reale o percepita?
Secondo Mikhail Chodorkovskij, leader dell’opposizione russa, le minacce del Cremlino, soprattutto quelle nucleari, servirebbero a negoziare meglio la pace.
In un’intervista rilasciata a Sky TG24, il principale oppositore di Putin, sostiene che la minaccia nucleare inizia lì dove non è più sicuro della propria forza. Quindi ad oggi questa minaccia è presente perché gli Stati Uniti avrebbero già accettato di aiutare l’Ucraina nel conflitto, permettendo a quest’ultima di resistere per un altro anno. Se le cose rimangono tali, Putin sarà costretto ad agire in una situazione strategicamente indefinita.
La minaccia da parte dello Zar, è arrivata anche in Europa, perché se prima pensava che l’Europa non fosse capace di contrapporsi, ha dovuto ricredersi visti soprattutto gli ultimi avvicendamenti. Per questo motivo, starebbe cercando di alzare la posta in gioco. Cercando di spaventare le principali linee politiche.
Le “esercitazioni” nucleari della Russia ai confini dell’Ucraina
Stando a quanto affermato da Chodorkovskij quindi, le minacce russe sarebbero volte solo all’affermazione del potere russo. Tuttavia, negli ultimi mesi Putin avrebbe lanciato l’ordine all’esercito di effettuare esercitazioni con armi nucleari non strategiche che coinvolgano la marina e le truppe con base vicino all’Ucraina.
“Durante l’esercitazione verranno adottate una serie di misure per esercitarsi nella preparazione e nell’uso di armi nucleari non strategiche“, ha annunciato il ministero della Difesa, aggiungendo che la misura è stata presa “su istruzioni del comandante in capo supremo delle forze armate della Federazione Russa“.
Una mossa, secondo quanto afferma Mosca, che in linea teorica mirerebbe soltanto a “mantenere la prontezza” dell’esercito a proteggere il Paese.
Nel frattempo, a queste notizie, l’Ucraina, tramite il suo ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, ha reiterato la richiesta all’Europa di “passare ad una economia di guerra: la Russia non si fermerà, e deve essere fermata. Non bastano più le dichiarazioni politiche, servono capacità di fuoco superiore, siamo già in una corsa alle armi, che ci piaccia o no”.
Russia – Nato, rischio terza guerra mondiale?
Se l’Ucraina dovesse entrare nella NATO, tutti gli altri trentadue Paesi membri dell’Alleanza sarebbero chiamati a correre in suo soccorso militare al primo proiettile russo caduto sul territorio ucraino.
“Nella dichiarazione finale del vertice, la Nato userà il termine ‘irreversibile’ per definire il percorso di Kiev verso l’adesione, stabilendo questa volta nero su bianco una scadenza”.
Quest’ultimo vertice, a Washington, potrebbe in pratica passare alla storia come la famosa “goccia che fa traboccare il vaso” della terza guerra mondiale.
Tra le decisioni più importanti già prese dal vertice, all’Ucraina verranno forniti nuovi Patriot e F16, con i secondi che decolleranno con ogni probabilità dalle basi di stanza in Romania. Inoltre, la Polonia dovrebbe aiutare Kiev nel coordinare i sistemi di difesa antimissilistica. Di fatto l’Occidente è già parte attiva di questa guerra.
Fonte foto in evidenza: adnkronos.com
Riccardo Nobile