Sono passati tre giorni dall’inizio del conflitto Russia-Ucraina, e l’invasione russa non accenna a fermarsi. «La notte sarà molto dura, ma l’alba arriverà», aveva previsto ieri Zelensky.
La “notte più dura”, come l’ha definita Zelensky, è passata. Nonostante la resistenza da parte delle forze militari ucraine, le truppe russe hanno continuato ad avanzare verso Kyiv, con missili e bombe scagliati non solo contro infrastrutture ma anche sugli edifici residenziali. Proprio questa notte un palazzo è stato colpito da un missile russo, fortunatamente quando tutti i residenti erano già evacuati.
A seminare il terrore bombardamenti avvenuti nei modi più subdoli, come i giocattoli per bambini imbottiti di esplosivo lanciati sulle strade di Sumy. Finora il Ministero della Salute ha accertato 198 vittime tra i civili, tra cui 3 bambini. I cittadini continuano a lottare per sfuggire a quest’incubo, cercando rifugio nei paesi limitrofi. Alcuni, stamattina, sono riusciti a raggiungere il confine con la Polonia e con la Romania, dove si contano oltre 15 km di coda.
Malgrado le svariate fake news che alludono a segni di resa da parte del presidente Zelensky, L’Ucraina c’è. Continua a combattere per la difesa del suo territorio e dei suoi cittadini, ma non può farlo senza l’aiuto dei suoi partner. É proprio per questo motivo che il presidente ucraino continua a sollecitare l’aiuto da parte degli alleati europei e statunitensi, invocando una reazione più rapida.
In risposta alle richieste d’aiuto di Zelensky, il presidente statunitense Joe Biden ha tempestivamente ordinato l’invio di 600 milioni di dollari per assistere militarmente l’Ucraina. Di questi, 250 milioni sono destinati all’assistenza, mentre i restanti 350 per strumenti per la difesa e addestramento militare al Dipartimento della Difesa Usa.
L’Unione Europea, sin dalle prime ore di guerra, non ha nascosto la sua intenzione di indebolire finanziariamente la Russia e sta lavorando su ulteriori misure per raggiungere questo obiettivo. Attualmente l’ipotesi più dura è quella di escludere la Russia di Putin dallo SWIFT. La Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications è una piattaforma fondamentale per la connessione delle istituzioni finanziarie a livello globale:un’eventuale espulsione sarebbe un durissimo colpo per la Russia. Si tratta ancora di un’ipotesi in extremis, in quanto potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per l’Unione, considerando anche che da qualche anno Russia e Cina stanno collaborando per lo sviluppo di strumenti alternativi allo Swift. Tuttavia, dopo un’attenta valutazione dei potenziali danni da ambo le parti, non sarebbe da escludere. Lo stesso Mario Draghi si dichiara favorevole.
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«Sarà una lunga guerra»: queste le parole di sconforto del presidente francese Emmanuel Macron, dopo essere stato a colloquio con Zelensky. «Se dovessi comunicarvi la mia convinzione questa mattina, è che questa guerra sarà lunga. Dobbiamo preparare un piano di resilienza per rispondere alle conseguenze economiche, che non tarderanno ad arrivare».
Alice Maria Reale
Fonte foto: Pixabay
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Nata a Catania nel lontano 2002, la piccola Alice si è sempre distinta per la sua risolutezza e determinazione.
Dopo aver deciso di voler diventare un’archeologa, poi una veterinaria e poi un’insegnante, si iscrive al Liceo Linguistico Lombardo Radice e scopre le sue due grandi passioni: la scrittura e le lingue straniere, che decide di coniugare iscrivendosi alla facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione.