Nella giornata di martedì 4 ottobre la Polizia di Stato di Trieste ha denunciato in stato di libertà un giovane triestino, di anni 27, per il reato di ricettazione, ed indagato un altro cittadino italiano, anni 32, per furto in abitazione.
Le Squadre Giudiziarie dei Commissariati “Duino Aurisina” e “Villa Opicina” sono intervenute congiuntamente in via dei Papaveri a seguito della denuncia sporta da un residente, che aveva subito nottetempo il furto dal proprio furgone, parcheggiato nelle pertinenze della casa, di alcuni articoli da campeggio e di un personal computer portatile.
Gli investigatori, avvalendosi della collaborazione del denunciante, si sono accertati che il computer rubato si era poi connesso ad una rete domestica, che hanno localizzato in serata nella vicina via Santa Fosca. Nella mattinata successiva, dopo aver individuato con certezza l’appartamento cui quella rete wi-fi era riferibile, gli operanti vi hanno accesso con il consenso dello stesso proprietario di casa, che ha consegnato quanto ricercato.
I poliziotti, dopo aver recuperato il computer ed averlo restituito al legittimo proprietario, hanno svolto ulteriori e rapide indagini e sono riusciti ad individuare l’autore materiale del furto. Giovedì mattina si erano quindi presentati con un mandato di perquisizione a casa di B.A., pregiudicato italiano residente a Trieste, e presso quest’ultimo appartamento è stata rinvenuta svariata merce rubata, tra la quale il materiale di campeggio del denunciante; è stata quindi operata la restituzione di questi ed altri oggetti, sempre provento di furti sulle auto in sosta.
Sono in corso ulteriori accertamenti per completare la riconsegna agli aventi diritto di ulteriore merce trafugata, tra la alcune consolle di videogames Nintendo, Playstation, X-Box e Wii, uno smartwatch Suunto, tre coppie di gemelli in oro ed altra oggettistica.
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