TORINO – Secondo una ricerca guidata dai dipartimenti di Veterinaria dell’Università di Torino, in collaborazione con gli Atenei di Napoli e Potenza e con il centro Ricerca e Sviluppo della società Sanypet, negli alimenti per cani e gatti, ma anche in wurstel, hamburger e più in generale cibi da fast food o street food, ci sia la presenza di farmaci. L’ossitetraciclina (antibiotico usato comunemente negli allevamenti zootecnici intensivi), afferma Repubblica, è stata trovata in piccole quantità all’interno di quei cibi “veloci” da preparare e da mangiare.
Lo studio è stato pubblicato anche sulla rivista internazionale Poultry Science, la quale ha messo in luce che: «Nei sottoprodotti della macellazione, i macinati d’osso, si trovano residui di quel farmaco che, entrando nella catena alimentare possono trasformare il cibo in un veleno per le cellule, in un fattore di intossicazione costante e progressivo». Un approfondimento condotto dal dipartimento di Scienze dell’Università della Basilicata, ha evidenziato come: «La sostanza tossica incriminata sarebbe responsabile di una marcata azione diretta anche sul sistema immunitario con la formazione di sostanze che provocano processi infiammatori».
Valentina Friscia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.