Nelle scorse ore, la Polizia di Stato di Torino ha effettuato una serie di controlli a locali ed esercizi pubblici, volti alla verifica di condotte connesse al disturbo della quiete pubblica nonché del rispetto della normativa anti-covid.
Mercoledì pomeriggio, i poliziotti del Commissariato Barriera Nizza, unitamente a personale della Polizia Municipale e dell’ASL Sian, hanno controllato 5 locali: a carico di una gastronomia di via Saluzzo è stata riscontrata un’abusiva attività di somministrazione, nonché varie irregolarità di natura igienico sanitaria, per cui venivano elevate oltre 27000 € di sanzioni.
All’interno di un minimarket sito sotto i portici di via Nizza venivano rinvenuti 4 congelatori sporchi e con le guarnizioni consunte; il titolare, un cittadino cinese, è stato sanzionato per oltre 1000 €.
Un bar sito in via Principe Tommaso è stato sanzionato per 1900 € per diverse violazioni amministrative; l’ASL ne disponeva la sospensione dell’attività di somministrazione sino al ripristino dello stato dei luoghi.
Una sala giochi ubicata nella medesima via, all’interno della quale non venivano rispettate diverse direttive anti-covid (il titolare non verificava e consentiva l’accesso al locale a 2 avventori sprovvisti di greenpass e privi di mascherina; mancanza del cartello indicante la capienza massima) è stata chiusa per 5 giorni, con contestuale sanzione di 400 € ciascuno per i 2 avventori privi di certificazione verde e per il titolare.
Infine, un cittadino algerino è stato tratto in arresto in via Berthollet angolo Belfiore per aver ceduto dell’hashish a un diciassettenne.
Controlli volti alla verifica della normativa anti-covid svolti lo scorso lunedì anche dal Commissariato San Secondo in via Tripoli, unitamente a personale della GTT, ove veniva riscontrato che 3 persone erano salite su un mezzo pubblico sprovviste della mascherina FFP2 e pertanto venivano sanzionate complessivamente per 1200 €.
Previste sanzioni anche presso un minimarket di via Pollenzo, ove si appurava che un cliente non indossava la mascherina e che il titolare non aveva predisposto idonea informazione all’ingresso dei locali sugli obblighi da osservare ai fini della prevenzione della diffusione del virus SArs_Cov2.
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