Perché tra inciviltà dilagante e differenziata che fatica a prendere piede, la situazione nel capoluogo etneo ha ampiamente superato i livelli di guardia.
“Sui social – afferma Paolo Ferrara, il presidente dell’associazione “Svegliati Catania” – le proteste, le lamentele e perfino le battute ironiche ormai non si contano più. Molti turisti addirittura fanno selfies insieme alle montagne di spazzatura, cumuli per i quali non bisogna perdere troppo tempo per cercarli perché si trovano dappertutto. Molte associazioni, tra cui la nostra, si adoperano in tutti i molti per dare un contributo tangibile a migliorare il volto di Catania e lanciare un messaggio di sensibilizzazione e di civiltà. Il problema di fondo è che si tratta di interventi simbolici che non possono risolvere la situazione in toto”.
Da qui la proposta di potenziare il sistema di videosorveglianza in tutta la città.
“Nei punti in cui questi dispositivi sono stati installati, compresi i paesi dell’hinterland etneo, i risultati sono stati immediati – continua Ferrara – basta la presenza della telecamera per non vedere più certi spettacoli indecorosi. Catania sta affrontando un problema molto serio e servono soluzioni drastiche e radicali”.
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