“Solo sì è sì“. Sono queste le parole che circolano nel web da diversi giorni. Fanno riferimento alla nuova proposta di legge spagnola chiamata «Sólo sí es sí» che segna una vera svolta per la tutela e il contrasto delle violenze sessuali.
La legge comporta una serie di provvedimenti e misure volte a proteggere le vittime di violenza sessuale, stalking e stupri. Nel testo della legge troviamo «si considererà che esiste consenso solo quando è stato liberamente espresso con atti che, date le circostanze del caso, esprimono chiaramente la volontà della persona interessata». Quindi si inizierà ad equiparare nel Codice penale del reato di «abuso sessuale» (sinora considerato un atto che non implica uso della violenza) a quello di «aggressione sessuale» (che implica violenza).
Un provvedimento importante riguarda anche i minori. Coloro che hanno minore età e commettono tali reati, avranno l’obbligo frequentare corsi di educazione sessuale. Inoltre, è introdotta la nozione di “violenza digitale”, che fa riferimento ai casi in cui vengano diffuse foto e video intimi senza il consenso della persona. Un supporto fondamentale è quello che sarà dato alle famiglie e alla vittima di violenza, poiché verrà aperto una rete di centri. Essi saranno reperibili 24h su 24h per intervenire in aiuto.
La legge dunque è stata approvata il 27 maggio 201 voti favorevoli, 3 astensioni e 140 contrari. Manca solo l’approvazione del Senato, anche se si tratta unicamente di una formalità.
L’episodio che ha fatto indignare il popolo spagnolo risale al 2016. Durante la famosissima festa di San Fermín a Pamplona, 5 militari aggredirono e violentarono una donna. Essi furono condannati solo per abuso per 9 anni di carcere, e non i 22 previsti. Questo perché “la donna non oppose resistenza e in un video la si vedeva tenere gli occhi chiusi ma non fare gesti di resistenza malgrado fosse stata schiacciata contro un muro.”
Tuttavia, la causa fu poi ripresa dal Tribunale Spagnolo che riconobbe la situazione come aggressione sessuale.
Con la legge dunque, si fa un grande passo avanti. «La Spagna è da oggi un Paese più libero e sicuro per tutte le donne», dichiara Irene Montero, ministra dell’Uguaglianza spagnola. Inoltre, definisce la legge come «un passo decisivo per cambiare la cultura sessuale del nostro Paese, lontano dalla colpa e dalla paura, per lasciarsi alle spalle la cultura dello stupro e creare una cultura del consenso».
In Italia La violenza sessuale è un reato contro la persona disciplinato dagli art. 609 bis e del codice penale italiano.
L’articolo 69 recita : «Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da sei a dodici anni. Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali. Abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto; traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona».
Tuttavia, dal 2020 Amnesty International ha avviato una campagna internazionale , nota nel nostro Paese come #Iolochiedo ,affinché le legislazioni dei Paesi si adeguino alle norme internazionali. In Italia, si chiede un maggiore rispetto e adeguamento a tali norme, modificando l’articolo 609-bis del Codice penale per considerare reato qualsiasi atto sessuale senza consenso.
Fonti dati e immagini: notizie.it, corriere.it, Wikipedia, alfemminile.
Sara Sapuppo
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Nata a Catania nel 2000, Sara sin da bambina ha sempre voluto lasciare il segno in questo mondo, e non appena entrata nella sua adolescenza ha capito che il modo migliore per farlo era la comunicazione. Infatti, dopo essersi diplomata nel settore turistico, si scrive e frequenta sino ad ora la facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione presso l’Università di Catania.
Tra le sue passioni spiccano quelle per la musica e quella di interessarsi di ciò che accade attorno a lei quotidianamente, battendosi per la difesa di quelli che sono i diritti ( ma anche doveri eh!) umani. Per questo, cerca da qualche anno a questa parte di poter interagire con gli altri attraverso blog e i social.