A Palermo dal 21 al 23 gennaio presso le Ex Scuderie di Palazzo Cefalà, vicolo Sciara (angolo via Alloro) si terrà un corso di formazione sanitaria finalizzato a fornire le conoscenze necessarie a svolgere attività di salvataggio in mare. Si tratta di un’iniziativa promossa dal Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM che da oltre cinquant’anni svolge attività di primo soccorso sanitario, assistenza tecnica-logistica e supporto alla popolazione nell’ambito del sistema nazionale di Protezione Civile, in occasione di gravi calamità sul territorio italiano. Inoltre, dal 2008 i suoi volontari – medici e infermieri – forniscono primo soccorso a bordo dei mezzi navali dei corpi istituzionali che operano nel canale di Sicilia. Nel 2021 gli operatori del CISOM hanno contribuito a salvare e soccorrere 20.835 persone in difficoltà, tra cui centinaia di migranti che cercano di raggiungere l’Europa attraversando il Mediterraneo su mezzi di fortuna.
«Il corso nasce per dare la possibilità ai nostri volontari di ampliare le proprie competenze, dando loro una preparazione specifica in materia di soccorso in mare e inoltre completarne la formazione relativamente all’emergenza svolta in condizioni il più delle volte estreme, ma si rivolge a chiunque fosse interessato a questa tipologia di soccorso in emergenza» dichiara Livia Caramazza, Responsabile Sanitario Nazionale del CISOM.
Il Corso si rivolge con particolare attenzione a personale sanitario, volontario e no, che decide di dedicare una parte della propria vita mettendo la propria professione per soccorrere chiunque rischi di morire nel Mar Mediterraneo. Le tre giornate saranno divise in sessioni teoriche e pratiche e vedranno l’alternarsi di formatori CISOM con alle spalle diverse missioni nell’ambito del Progetto P.A.S.S.I.M. esperti del soccorso in emergenza, capaci di intervenire in qualsiasi scenario critico ed imprevisto. Oltre alla preparazione sanitaria, il corso punterà a presentare i diversi attori coinvolti nelle missioni di soccorso e come lavorare in sinergia con loro nelle diverse fasi, dal soccorso in mare allo sbarco in porto, fino alla collaborazione con le strutture sanitarie territoriali. Al termine della tre giorni i partecipanti sosterranno un esame e a coloro che ne faranno richiesta verranno rilasciati 17,3 crediti ECM.
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