La cantante Francesca Alotta, con un simbolico abito rosso, dal palco del Teatro Metropolitan di Catania invia un messaggio importante alle donne: «Non abbiate paura di denunciare». Parte con questa incitazione la serata di beneficenza a sostegno del progetto “La Casa di Giordy”, il sogno che Giordana Di Stefano coltivava prima di essere uccisa dall’ex compagno, padre di sua figlia, nella notte tra il 6 e 7 ottobre del 2015. La generosità dei catanesi ha permesso di donare una sostanziosa somma al progetto, nato dalla collaborazione tra la onlus vEyes e l’associazione “Io sono Giordana” Adv, fondata nel 2017 in memoria di Giordana Di Stefano dalla mamma Vera Squatrito.
La serata “Insieme per Giordana” è nata da un’idea dell’imprenditrice Gabriella Comis di C&G, in collaborazione con Giovanni Samperi e Antonio Rosano, titolari di “Masseria Carminello”, che ha coinvolto Francesca Alotta come ospite d’onore e con lei sul palco gli attori Giovanna Criscuolo, Alessandro Idonea, Gino Astorina, Giuseppe Castiglia e il soprano Daniela Rossello. Alla conduzione Salvo La Rosa.
La serata è stata condita da momenti di intrattenimento, musica, cooking show, spazi dedicati alla moda con la sfilata di abiti della stilista Francesca Paternò e accessori realizzati in cioccolato.
«La casa di Giordy pian piano prende forma – racconta Vera Squatrito – c’è già uno sportello attivo e speriamo di poter potenziare il progetto anche grazie alla generosità di eventi come questo». Per contattare lo sportello è possibile chiamare a questo numero 095-2938000.
«Rivolgo sempre un pensiero alle donne anche nella quotidianità del mio lavoro -afferma Gabriella Comis -. Mi sembra importante puntare i riflettori su un tema così importante e dare un contributo concreto a un progetto di grande valore in grado di aiutare altre donne in difficoltà».
“La casa di Giordy” è un luogo dove si mette in atto il reinserimento di donne vittime di violenza, sul piano umano, sociale e lavorativo, oltre che familiare, agendo soprattutto in contesti che vedono i figli minori subire violenza assistita.
Foto: Brunella Bonaccorsi
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