Stando a quanto riportato dal Daily Mail, l’ex modella Jana Stoner ha due protesi di seni impiantate nelle natiche a seguito un operazione andata male in Messico, la quale era stata effettuata nel tentativo di conferire alla donna un effetto più “mobile”, cosicché la modella potesse usare il fondoschiena nel corso degli anni per “twerkare”. In una puntata del reality di E! Botched condotto Garden Grove, in California, la modella ha poi chiesto ai medici Terry Dubrow e Paul Nassif di rettificare l’aspetto fisico delle proprie natiche deformi, con la garanzia che, nel contempo, il suo corpo torni ad essere come quello di prima. Tuttavia, dopo aver chiesto a Jana di scuotere il suo fondo schiena cosi da far vedere come sia costretta ad ogni minimo movimento a “twerkare”, il dottor Dubrow si è reso conto di avere un bel daffare.
Stando ai due protagonisti del reality, Terry Dubrow e Paul Nassif, «quello che ha fatto il medico messicano, oltre ad un comportamento dannoso per la paziente, è stato sbagliato anche sotto il profilo dei risultati, contravvenendo ad ogni principio etico». Jana spiega invece: «Per me è stato un grosso ostacolo nella mia vita, adesso mi sento sollevata che qualcuno sia disposto ad operarmi per sistemare le cose». La coppia di dottori ha avvisato la modella del fatto che l’operazione le rimuoverà in toto o in buona parte il tatuaggio che da tempo lei ha sul fondoschiena. La diretta interessata non ha battuto ciglio: «Non mi piace questo tatuaggio, comunque va bene qualunque cosa pur di risolvere il problema». Di certo, ormai, con la chirurgia estetica è stato superato ogni limite pur di soddisfare le esigenze del paziente; eppure, ci siamo mai chiesti se ciò è corretto moralmente o se va contro la natura umana stessa dell’essere umano? L’utilizzo del corpo come se fosse un vestito che si può cambiare e modificare a proprio piacimento dovrebbe richiedere, forse, ragioni più serie e maggiormente ponderate.
Marcello Strano
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