Emesso in Russia un ordine di arresto per i giornalisti Rai, Stefania Battistini e Simone Traini. I due cronisti italiani sono ricercati da Mosca (insieme ad altri colleghi internazionali) con l’accusa di “attraversamento illegale del confine“ dall’Ucraina.
I giornalisti, infatti, si trovavano già fuori dal territorio della Federazione russa per aver fatto un servizio sull’incursione ucraina a Kursk. Secondo quanto riportato dai media russi, è stato il tribunale della regione di Kursk a richiedere l’estradizione dei due cronisti in Russia e la custodia cautelare in territorio russo.
Nella fattispecie, nel mese di agosto era stato aperto un procedimento penale contro Traini e Battistini. I due avevano fatto delle riprese video a Sudzha, nella regione russa di Kursk, in occasione dell’attacco ucraino. E per questo, hanno ricevuto l’accusa di attraversamento illegale del confine tra Russia e Ucraina.
L’accusa è costata cara ai due cronisti: dal 12 settembre, la Battistini e il suo operatore Traini si trovano nella lista dei giornalisti ricercati dalla Russia. Tra i cronisti stranieri presenti nella lista: Nick Walsh della Cnn. Nicholas Simon Connolly della Deutsche Welle. Natalya Nagornaya, corrispondente dell’emittente tv ucraina 1+1, e altre due giornaliste ucraine, Diana Butsko e Olesya Borovik.
In seguito alla decisione della Russia, la Rai si è espressa definendola “un atto di violazione della libertà d’informazione. La giornalista e l’operatore hanno svolto in modo esemplare e obiettivo il proprio lavoro di testimoni degli eventi. La Rai continua a svolgere il proprio ruolo di Servizio pubblico anche grazie alla coraggiosa attività dei propri giornalisti e inviati e si riserva di operare in ogni sede per denunciare la decisione del governo russo a difesa della libera informazione e a tutela della propria giornalista e dell’operatore”, conclude la nota della RAI.
Anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, tramite un post su X, è intervenuto in difesa della Battistini: “Ho fatto convocare alla Farnesina l’ambasciatore della Federazione russa in Italia per manifestare la nostra sorpresa a causa della singolare decisione di Mosca di inserire la giornalista Battistini nella lista dei ricercati diramata dal ministero dell’Interno russo”.
L’Esecutivo Usigrai ha affermato in una nota: “La richiesta russa di estradizione e l’ordine di arresto per Stefania Battistini e Simone Traini sono una provocazione inaccettabile. L’Usigrai chiede una presa di posizione unanime del Governo contro questa ennesima intimidazione nei confronti dei giornalisti italiani“.
L’augurio è che l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia venga convocato per preservare la tutela del lavoro giornalistico e la libertà di informazione.
Fonte foto in evidenza: adnkronos.com
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