Arrivare puntuali o in ritardo? Secondo linkiesta, questo è il “problema” il quale affligge moltissime persone. In particolare, si dice che il ritardo sia prerogativa prevalentemente del sesso femminile, mentre gli uomini tendono ad arrivare sempre puntuali. Tuttavia, non è così: ci sono infatti uomini che, spesso, arrivano anche molto più in ritardo delle donne, che si tratti di un appuntamento o altro. A tal proposito, ci sono delle circostanze in cui arrivare puntuali o in ritardo può fare la differenza: vediamole insieme.
Quando si deve prendere l’aereo, non di rado si viene colti dal panico per la paura di perderlo, quindi si comincia a fare tutto di corsa (soprattutto perché in molti sono tipici preparare valigie e fardelli vari all’ultimo minuto). Nonostante questo, è indispensabile arrivare almeno due ore prima; d’altronde, ammazzare il tempo non sarà poi così difficile, guardando, per esempio, le vetrine dei negozi, empire più presenti all’interno degli aeroporti.
Una cerimonia nuziale concerne sempre determinati preparativi, poiché si vuol essere assolutamente impeccabili. Tuttavia, proprio tutti quei preparativi fanno sì che si arrivi in ritardo, indugiando ulteriormente nei saluti a parenti e amici vari. Per tutto ciò è importante, quindi, cercare di arrivare almeno un quarto d’ora prima, affinché saluti e cicalecci vari non provochino ulteriori ritardi.
Per assistere al concerto del proprio cantante preferito, si sarebbe disposti ad andare sul luogo dell’evento anche una settimana prima. Ma scherzi a parte, questo non si rivela affatto essere una stupidaggine, giacché i fan dell’interprete in questione arrivano a stanziarsi allo stadio anche un giorno prima dell’evento pur di appropriarsi dei posti in prima fila. Questa, a dispetto delle opinioni dei supporter più accaniti, non sembra essere la migliore delle idee però, perché spintoni, musica a palla per via delle gigantesche casse montate ai lati del palco e quant’altro, rendono il concerto più uno stress continuo che un piacere. Per questo motivo, l’orario ideale in cui arrivare è le 21.15.
La convinzione ricorrente, in occasione di un colloquio, è quella che recarcisi in anticipo sull’orario farà un’ottima impressione sul datore di lavoro. In realtà, questo non serve a nulla, poiché l’assunzione dipenderà da tutt’altre motivazioni. Perciò, sebbene per alcuni non sia così, arrivare perfettamente all’orario prestabilito è la cosa migliore per tutti.
Ciò suddetto vale anche per le riunioni di lavoro: anticipi o ritardi faranno solo, anche se leggermente a volte, infuriare il capo.
Le occasioni festaiole, a meno che non si tratti di compleanni di bambini, determinano, volontariamente o meno, ritardi anche piuttosto marcati. E secondo gli esperti, proprio il ritardo è la scelta migliore: infatti, anche un’ora è più che giustificata, poiché “fa tendenza”. Solo la cena con i propri futuri suoceri, dal momento che sarà il/la partner a decidere l’orario, non dipenderà dall’invitato/a.
Insomma, la puntualità e il ritardo sono sempre causa di litigi tra consorti o amici, ma il dubbio rimane nel caso non si sapesse che queste due componenti della vita sono assolutamente “ad personam” e secondo la circostanza in questione. Informarcisi salva i posti di lavoro, i rapporti e, nondimeno, gli eventi del cuore. Mica male eh?
Anastasia Gambera
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