ROMA – La nuova bozza del decreto legge sui servizi pubblici (riforma Madia), impone una stretta su corse cancellate o ritardi, a tutela dei pendolari e di tutti colo i quali si muovono con gli autobus di linea. Infatti, se c’è un ritardo di mezz’ora dei mezzi pubblici cittadini o di un’ora se si tratta di mezzi locali, scatta automaticamente il rimborso del biglietto acquistato. Questo non verrà effettuato, però, in caso di scioperi, calamità naturali o altri eventi imprevedibili. Il decreto legge prevede anche delle multe salate agli evasori e ai furbetti che non pagano il biglietto. Questi andranno incontro a una sanzione pecuniaria, di cui la multa «sarà pari a 60 volte il valore del biglietto ordinario e comunque non superiore a 200 euro», secondo quanto si apprende dalla bozza del decreto.
Le aziende del trasporto potranno affidarsi, per il controllo dei titoli di viaggio, anche a soggetti esterni «qualificabili come agenti ed ufficiali aventi qualifica di polizia giudiziaria, secondo un programma di supporto agli agenti accertatori». Per contrastare il fenomeno dell’evasione tariffaria, si potranno utilizzare anche «le rilevazioni dei sistemi di videosorveglianza presenti a bordo dei veicoli e sulle banchine di fermata». Le registrazioni, quindi, potranno rappresentare un «mezzo di prova, nel rispetto della normativa vigente in materia di trattamento dei dati personali, per l’identificazione di eventuali trasgressori che rifiutino di fornire le proprie generalità agli agenti accertatori, anche con eventuale trasmissione alle competenti forze dell’ordine».
Valentina Friscia
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