Lo “Sportello dei Diritti”: «mantenete la calma, non pagate alcun “riscatto” e proteggete le vostre email»
Una vera e propria allerta è stata lanciata sia sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” che sul sito della Polizia Postale con un lungo comunicato che lo “Sportello dei Diritti”, ritiene rilanciare integralmente per meglio comprendere quanto sta accadendo nella rete e i pericoli che si nascondono dietro un semplice messaggio di posta elettronica che ci paventa falsamente il controllo dei nostri dispositivi da parte di hacker: «Una nuova massiva attività di spamming a scopo estorsivo sta interessando numerosissimi utenti. Tale attività, ancora una volta, viene perpetrata mediante l’invio di email in cui gli utenti vengono informati dell’hackeraggio del proprio sistema operativo e dell’account di posta elettronica. L’azione dei cybercriminali, sfruttando una vulnerabilità del router, si perfezionerebbe mediante l’installazione di un “trojan horse”, ovvero un malware che, a loro dire, riuscirebbe a carpire tutti i dati presenti nel dispositivo stesso e, in particolar modo, della cronologia dei siti web visitati, dell’elenco dei contatti e di tutte le email. Da qui scaturisce la minaccia di rendere pubblici non solo la tipologia dei siti visitati ma anche un “fantomatico” video dai contenuti osceni ed imbarazzanti se non si provvede al pagamento di una somma di denaro in criptovaluta. Attenzione, nulla di tutto ciò è reale: rappresenta un’invenzione dell’autore del reato, elaborata al solo scopo di gettarci nel panico ed indurci a pagare la somma illecita: è tecnicamente impossibile, infatti, che chiunque, pur se entrato abusivamente nella nostra casella di posta elettronica, abbia potuto – per ciò solo – installare un virus in grado di assumere il controllo del nostro dispositivo, attivando la webcam o rubando i nostri dati.
Tenere presente che l’inoculazione (quella vera) di virus informatici capaci di assumere il controllo dei nostri dispositivi può avvenire soltanto se i criminali informatici abbiano avuto disponibilità materiale dei dispositivi stessi, oppure qualora siano riusciti a consumare, ai nostri danni, episodi di phishing informatico: è buona norma quindi non lasciare mai i nostri dispositivi incustoditi (e non protetti) e guardarsi dal cliccare su link o allegati di posta elettronica sospetti. Insomma, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ancora una volta il modo migliore per difendersi, è quello di prevenire e non abbassare mai la soglia della propria attenzione quando si ricevono messaggi di posta elettronica da indirizzi non noti. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.
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