L’Organismo Congressuale Forense stigmatizza l’accanimento giudiziario mostrato dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia, che ha deciso di rimandare in carcere l’ex deputato di Forza Italia, avvocato Giancarlo Pittelli, colpevole soltanto di aver cercato di difendersi scrivendo una lettera a un esponente politico per chiedere di interessarsi del suo caso.
Pittelli, dunque, è tornato in carcere per avere, secondo i giudici, violato gli arresti domiciliari ai quali era sottoposto nell’ambito del procedimento Rinascita Scott.
Protagonista di una vicenda surreale, era finito in carcere il 19 ottobre scorso nell’inchiesta “Mala Pigna” della Dda di Reggio Calabria ed era stato rimesso ai domiciliari dal Riesame di Reggio Calabria, ma era stato trattenuto in carcere più del dovuto per mancanza di braccialetti elettronici.
In una dura nota Ocf ora segnala questa nuova aberrante circostanza, ennesima riprova della deriva giustizialista che pervade taluni uffici giudiziari.
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