Il Parlamento sostiene la proposta per porre fine al passaggio dall’ora solare a quella legale: gli Stati membri manterranno il diritto di decidere il proprio fuso orario
Ora legale o ora solare? È questo il dilemma. Un cambiamento che pur essendo semplice ed immediato, alla fine, crea sempre dubbi. Sopratutto adesso che, i deputati dell’Ue, hanno sostenuto la proposta della Commissione di porre fine al cambio stagionale dell’ora: tutto da rinviare, però, al 2021.
L’attuale direttiva europea impone di passare all’ora legale l’ultima Domenica di Marzo e di tornare all’ora solare l’ultima Domenica di Ottobre. Ma cosa succederà affidando agli Stati membri la decisione di scegliere la propria forma oraria? Scopriamolo.
Ogni Paese dovrà scegliere il “fuso” e, come chiede la Commissione, si coordinerà con L’Ue, in modo che, tale autonomia, non perturbi il mercato interno.
Pertanto, non ci saranno più spostamenti di lancetta. L’ultimo cambio di ora per quelli che decideranno di mantenere in modo permanente l’ora legale avverrà l’ultima Domenica di marzo del 2021. Mentre per gli Stati membri che preferiranno l’ora solare, gli orologi cambieranno definitivamente nell’ultima domenica di Ottobre dello stesso anno.
Le nazioni che desiderano apportare la loro ultima modifica stagionale, dovrebbero, inoltre, notificare alla Commissione la propria decisione almeno sei mesi prima che tale mutamento abbia effetto. Spetterebbe quindi a quest’ultima, entro un mese dalla notifica, informare gli altri Stati membri e pubblicare le informazioni sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, cosicché le autorità pubbliche, gli operatori economici e i cittadini possano prepararsi all’evento.
Paradossalmente, si potrebbe, quindi, venire a creare una Europa con fusi orari, a macchia di leopardo. E pensare che L’Ue unificò le disposizioni relative all’ora legale nel 1980. Prima di quel momento, infatti, le pratiche relative agli orari, erano divergenti.
Pertanto, con questa iniziativa tutta nuova ed europea, non guarderemo certamente al futuro, ma al passato.
È un sistema che permette di sfruttare al meglio le ore destinate alle attività umane, durante la bella stagione. Tra Marzo e Ottobre, in effetti, c’è a disposizione più luce, dato che il sole, sorge prima e tramonta più tardi.
Per comprendere l’impatto dell’ora legale su un determinato territorio, è importante considerare da un lato la sua latitudine e, dall’altro, la longitudine. La latitudine, nonché la distanza dall’equatore, motiva la notevole differenza nella lunghezza del giorno tra il Nord e il Sud Europa.
Durante il solstizio d’inverno, una città situata a Nord, come Helsinki, riceve meno di 6 ore di luce, durante il solstizio d’estate, invece, ne otterrebbe ben 19. D’altra parte, nelle città situate più vicino all’equatore, cioè in quelle meridionali come Lisbona e Atene, la durata del giorno sarebbe più equilibrata, con circa 15 ore di luce per il solstizio d’estate e 9,5 durante il solstizio d’inverno.
Un altro elemento chiave è la longitudine geografica che definisce l’ora locale. Gli Stati membri (esclusi i territori d’oltremare) comprendono, pertanto, tre fusi orari:
• Il Western European Time, noto anche come Greenwich Mean Time (GMT), che copre tre Stati membri (Irlanda, Portogallo e Regno Unito);
• Ora dell’Europa centrale o GMT + 1, che copre 17 Stati membri (Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svezia);
• Ora dell’Europa orientale o GMT + 2, che copre otto Stati membri (Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Grecia, Lettonia, Lituania e Romania).
Prendiamo come esempio l’Italia: se con l’ora solare (cioè quella che segue il naturale alternarsi luce-buio) il sole nei mesi estivi sorgerebbe alle 4:30 e tramonterebbe alle 20:00, con l’ora legale (ossia spostando avanti le lancette dell’orologio) il periodo tra alba e tramonto va dalle 5.30 alle 21:00. E’ facile intuire che l’ora di luce tra le 4.30 e le 5.30 è meno utile di quella che va tra le 20:00 e le 21:00. Questa variazione permetterebbe, inoltre, di limitare il dispendio di energia elettrica, ritardando l’accensione di lampioni e abat-jour.
Noi, nel frattempo, attendiamo ancora la presa di posizione nazionale sull’argomento e ci prepariamo a spostare indietro le lancette Domenica prossima…anche se ancora per poco!
Maria Giulia Vancheri
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Maria Giulia, che in una parola si definisce logorroica, è una studentessa 24enne di giurisprudenza, a Catania. Dopo anni passati sui libri ha pensato bene di iniziare a scrivere per non infastidire più chi non volesse ascoltare le tante cose che aveva da dire. Riconosce di essere fashion… ma non addicted. Ama il mare e anche durante la sessione estiva non rinuncia alla sua nuotata giornaliera, che le rinfresca il corpo e i pensieri.
Crede fermamente che chi semina amore, raccolga felicità