Niente di nuovo sul fronte occidentale è un film del 2022 diretto da Edward Berger: è il terzo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Erich Maria Remarque ed è stato selezionato per rappresentare la Germania ai premi Oscar 2023 nella sezione del miglior film internazionale, ricevendo 4 premi su 9 candidature.
Niente di nuovo sul fronte occidentale si muove su due fronti, quello fisico del fango delle Argonne, della Champagne o della Somme, che esauriva i combattenti di entrambi i campi, saldati al suolo dai loro pesanti scarponi, e quello intangibile della retorica accomodata nei salotti o nei velluti di vagoni con generali e burocrati votati alla follia. La follia di offensive e controffensive che si susseguono senza sosta “sul fronte occidentale” per un crinale, un passaggio o più vanamente per qualche metro di terreno. Gli uomini attaccano e muoiono. Solo i vivi si spostano, riprendono la posizione e poi la perdono. Di quella generazione sacrificata da un’élite militare dissennata, riferisce il film di guerra antiguerra di Berger, riecheggiando le pagine di Erich Maria Remarque.
Terza volta al cinema per il suo bestseller risolutamente pacifista sulla gioventù schiacciata dalla Grande Guerra.
Paul Bäumer, giovane studente galvanizzato dal discorso patriottico del suo professore, si arruola volontariamente nell’esercito imperiale tedesco e insieme a un pugno di compagni parte per il fronte occidentale. In trincea l’euforia iniziale volge in disperazione e il primo bombardamento manda in frantumi gli ideali che gli avevano inculcato. Paul scopre l’orrore della Prima Guerra Mondiale e perde le sue illusioni con i compagni, falciati uno dopo l’altro. Tra l’ottusità dei superiori e la determinazione del nemico, marcia lentamente verso l’armistizio e la morte.
Giorno dopo giorno, il nostro sguardo si uniformerà a quello di Paul e dei soldati tedeschi “anziani”, tra cui Katczinsky, già provato e trasformato in modo irreversibile dal conflitto.
In tempi di guerra come i nostri, guardare Niente di nuovo sul fronte occidentale e accoglierne il messaggio, intatto e attuale come se il romanzo di Erich Maria Remarque da cui è tratto non avesse più di novant’anni, fa un certo effetto. In fondo, la guerra è guerra, qualsiasi decennio sia. Bisogna constatare ciò che è l’orrore della tematica, le migliaia di vite perse e l’inutilità di essa.
Oltre alla tematica, il film è da vedere soprattutto per il dolore umano e di coscienza insito nella guerra che ci viene esplicitato da Paul, interpretato da Felix Kammerer; ma anche per il tentennamento del Governo tedesco, l’orgoglio del generale, il realismo di Erzberger che sono il quadro e la cornice dell’orrore della guerra.
Gabriele Di Sano
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Nato a Catania il 03/06/2001, ha un carattere forte e deciso, riflessivo e mai (o quasi) impulsivo. Impavido nell’affacciarsi a nuove esperienze e volenteroso a raggiungere i propri obiettivi.Ha la passione per lo sport in generale ma rivolge particolare attenzione al calcio…e al Fantacalcio!Dopo il conseguimento del diploma decide di immatricolarsi al corso di Scienze della comunicazione presso L’università degli studi di Catania e sogna di percorrere in futuro una strada che lo porti ad essere un giornalista sportivo. Al contempo lavora, ama viaggiare, pratica sport.
To be continued..