Nasce la nuova Barbie: stavolta il volto dell’iconica bambola è quello dell’imprenditrice beauty Cristina Fogazzi. Ma chi è questa imprenditrice? Meglio conosciuta come L’Estetista Cinica, è una delle imprenditrici digitali italiane più seguite.
Ma perché Barbie ci ha fatto una bambola? Non è la prima volta che l’iconica bambola dedica la sua estetica a “Donne Vere”, anzi, nell’ultimo periodo ha creato diverse Barbie dedicate a donne che hanno fatto la storia. Nel 2015 La Mattel ha dato vita a 19 Barbie che si ispirano a donne che hanno cambiato la società. L’italiana Cristina Fogazzi fa parte del #StopDreamGap di Barbie. Un progetto nato perché secondo alcuni studi psicologici, le bambine a partire dall’età di 5 anni iniziano a essere influenzate dalla società, dunque il Dream Gap: «È lo spazio che separa le ragazze dal loro pieno potenziale».
Infatti, secondo la creatrice di Barbie, Ruth Handler: La Mattel, che per anni ha prodotto modelli di bambole che seguono le tendenze della moda, dopo aver intervistato 8.000 madri, ha compreso come ci sia la preoccupazione ed un crescente bisogno, da parte loro, di modelli di comportamento reali e stimolanti. Donne, dunque, che inseguono i loro sogni e perseguono i loro obiettivi con forza e coraggio. Donne che hanno trovato il successo e ispirano le altre donne del mondo a fare sempre meglio.
Proprio come l’imprenditrice Cristina Fogazzi. Infatti, lei ha seguito e conquistato il suo sogno. Ha iniziato con il suo centro estetico Bellavera di Milano fino alla nascita della sua linea cosmetica Veralab. Ma la sua vera vittoria è stata com’è riuscita a realizzare tutto ciò: ovvero tramite un messaggio di emancipazione attraverso l’apprezzamento di ciò che si è e la cura verso se stesse.
Questo messaggio è importantissimo per l’Italia, dove solo il 22% delle aziende sono guidate da donne. Cristina Fogazzi, inoltre, collabora con Barbie Dream Gap Project in un progetto dove l’empowerment femminile è protagonista. Lei si farà portavoce in una campagna per le giovanissime. Perché imparino fin da subito a sapere quanto valgono e ad accrescere così il loro potenziale.
«La mia filosofia di Barbie ha fatto sì che, attraverso la bambola, la bambina potesse essere qualunque cosa desiderasse. Barbie ha sempre rappresentato il fatto che una donna può scegliere. Tutto è possibile». -Ruth Handler
Nicole Rastelli
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Chi la conosce la descrive come “la Ragazza bionda sempre vestita di verde con un bicchiere di vino in mano”, in realtà, nella vita privata si dovrebbe aggiunge “e un libro accanto a lei”, perché la lettura la considera una pratica intima, segreta, da fare con se stessi senza nessuno attorno. Ha sempre amato leggere e proprio da questo ha compreso quanto informarsi e condividere possa aiutare la conoscenza di ogni essere umano. Il suo motto, a proposito di conoscenza, è “Io so di non sapere”: nella vita di ognuno di noi è importante conoscere i propri limiti, ma con l’obiettivo di migliorarsi sempre.