Undici monache hanno abbandonato il convento dei Santi Giacomo e Protasio a Vittorio Veneto (Treviso), portando alla luce una vicenda dai contorni sempre più controversi. Tra loro anche l’ex badessa, madre Aline Pereira Grammachi, che accusa: «Sono stata rinchiusa nella mia cella per una settimana. Ora vogliono che rinunci ai voti religiosi. Ma la verità verrà a galla».
Le suore si sono trasferite provvisoriamente in una nuova casa a San Vendemiano, ma la struttura è ancora priva di servizi adeguati. Per questo le religiose hanno lanciato un appello alla comunità per ottenere bagni chimici e rendere l’abitazione pienamente agibile.
«Sto pagando per aver detto la verità», afferma madre Aline, ancora profondamente scossa. Dopo la sua destituzione, racconta di essere stata isolata per una settimana nella sua cella, per ordine della nuova badessa, madre Driscoll, 81 anni. Il motivo? «Mi accusavano di influenzare negativamente le altre sorelle». Un isolamento che la ex badessa paragona a un “carcere”, e che l’avrebbe spinta, insieme ad altre monache, a lasciare il convento.
Secondo Aline, esisterebbero anche registrazioni audio che testimonierebbero abusi e comportamenti inappropriati da parte della nuova superiora. «Non cerco vendetta, ma verità», ribadisce.
Col passare delle settimane emergono retroscena sempre più complessi. Madre Aline sostiene che le autorità ecclesiastiche starebbero esercitando pressioni affinché rinunci formalmente ai voti, così da far decadere il ricorso da lei presentato alla Segnatura Apostolica, la corte suprema della Chiesa. «Non c’è alcuna volontà di riammetterci in comunità. Vogliono solo chiudere il caso e insabbiare tutto», afferma.
Una parte dell’attacco alla sua figura sarebbe inoltre partito da quattro suore, presumibilmente psicologicamente fragili, che secondo Aline sarebbero state spinte a denunciare dopo un episodio di rimprovero interno. Una di loro sarebbe stata sorpresa a navigare su siti inappropriati e, dopo essere stata richiamata, avrebbe contribuito a innescare la frattura interna.
Le undici religiose si stanno sistemando in una nuova abitazione a San Vendemiano, messa a disposizione da sostenitori. Ma la struttura è ancora in fase di allestimento: al momento è presente un solo bagno, e solo tre suore hanno potuto stabilirsi. Madre Aline si rivolge quindi alla solidarietà della comunità: «Chiunque possa aiutarci con dei bagni chimici, sarà di grande supporto».
Fonte Immagine in Evidenza: corrieredelveneto.corriere.it
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