Giorno dopo giorno, miliardi di utenti internettiani nel mondo si connettono per svariate motivazioni: lavoro, social network, svago e così via. Non esiste settore in cui Internet non sia necessario, eppure, come riporta Focus, secondo alcuni scienziati c’è la possibilità che un giorno Internet potrebbe anche smettere di funzionare; soprattutto se a mettersi di mezzo fosse un hacker il quale, attraverso un attacco informatico, potrebbe, addirittura, riuscire a guastare i cavi sottomarini che trasportano i dati Web tra gli Stati. In questo caso, sarebbe alquanto traumatico riuscire a intervenire in tempo per ripristinare le connessioni.
Anche la politica potrebbe, eventualmente, ordinare il blocco totale o parziale delle reti, così come accadde durante la Primavera araba del 2011 in Turchia ed Egitto. O, perché no, verificarsi una tempesta solare, distruggendo, allo stesso tempo, interi Paesi e uccidendo milioni e milioni di persone. Insomma, la caduta di Internet, analizzando qualcuna delle circostanze, sarebbe solo una goccia nell’oceano di fronte ad altre necessità. Tuttavia, gli Stati Uniti, nel 2008, chiesero a Scott Borg – direttore della Cyber Consequences Unit – di analizzare quali sarebbero le ripercussioni di un potenziale blocco di Internet. È risultato che per alcune aziende, come alberghi, compagnie aeree e istituzioni di intermediazione, le perdite sono state particolarmente irrisorie. Anzi, per alcune di esse vi è perfino stato un aumento di redditività; il tutto calcolato in un arco di tempo di circa quattro ore (comunque).
In ogni caso, secondo gli studiosi l’interruzione di Internet, per quanto gravosa per alcune aziende ma (a volte) essenziale per altre, sarebbe, a quanto pare, distruttiva per i suoi utenti. Sì, perché come sappiamo, non potercisi mettere in contatto con amici e parenti attraverso le piattaforme social e le chat community, equivarrebbe a una sorta di pazzia collettiva. Difatti, è anche stato sfatato il mito secondo il quale le persone, senza Internet, diverrebbero maggiormente socievoli, imparando a comunicare più tra di loro. A tal proposito, quando viene chiesto a qualcuno di provare a staccare la connessione per qualche ora, è come se si andasse realmente in tilt. Trattasi, forse, di una droga? Secondo alcuni, l’essersi trovati impossibilitati nell’utilizzo di Internet li ha fatti sentire liberi da un peso; quindi, provare per credere!
Anastasia Gambera
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Anastasia è una studentessa in Scienze e Lingue per la Comunicazione, ama la musica degli anni 70’, 80’ e 90’; possiede, infatti, un repertorio mentale senza eguali. Innamorata pazzamente del suo ragazzo, sassofonista e con la passione per la scrittura, vorrebbe diventare una giornalista, una calciatrice e, forse, anche una mamma spericolata.