Le problematiche scolastiche pandemiche: uno sguardo interiore per esplorare a fondo la realtà degli studenti nell’era della pandemia.
L’asilo è recentemente diventato l’unico luogo in cui i bambini cresciuti nella situazione pandemica possono socializzare con altri marmocchi all’infuori del nucleo familiare. Non parchi, feste di compleanno o ludoteche: solo l’asilo.
Eppure tra una quarantena e l’altra la continuità scolastica si è compromessa e chi ne ha risentito maggiormente sono proprio i bambini dai 3 ai 5 anni.
La socializzazione che avviene all’interno delle scuole è importantissima. A differenza delle scuole elementari o via discorrendo, che si prefiggono l’obiettivo di educare, gli asili insegnano e danno le basi per lo stare insieme.
La condivisione, la complicità e l’amicizia sono coltivati al suo interno ma non possono essere colmati da delle lezioni online o dallo smartworking.
Tralasciando poi le chiusure dovute alle restrizioni nazionali, sono anche molti i casi in cui l’intero corpo docenti e i bambini devono sottoporsi a quarantena per via dei casi di contagio all’interno degli asili. Per cui anche quest’anno la continuità è ipotetica.
La discontinuità, l’impreparazione e la mancanza di questa tipologia di socialità avranno sicuramente degli impatti sulla crescita dei bimbi dell’era covid di cui verremo a conoscenza solo tirando le somme.
È pertanto lecito domandarsi se davvero “andrà tutto bene”, ma sarà necessario anche discernere le probabili ipotesi catastrofiste poiché i nodi verranno al pettine ma saranno sempre sciolti.
Ma non sono solo gli asili ad essere teatro delle dinamiche sopracitate: anche gli istuti superiori ad esso.
Il problema scolastico però interessa anche le istituzioni superiori quali le scuole medie, superiori e le università ovviamente. Esso si aggrava al diminuire dell’età, considerando in quanto variabile le reti sociali pronte a colmare i vuoti relazionali creati da questa situazione.
Ansia sociale, timore, deresponsabilizzazione e vuoti didattici sono solo la superficie delle problematiche createsi al giorno d’oggi. Problemi che però hanno affetto i protagonisti in modalità e con pesi differenti, dipendentemente dalle reti sopracitate. Insomma, le relazioni sociali sono sicuramente state una safety net nell’anno appena passato.
Salvatore Pulvirenti
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