Secondo il presidente dell’INPS Tito Boeri, sarebbe da valutare l’introduzione di un congedo di paternità obbligatorio per il primo mese dalla nascita del figlio per un minimo di 15 giorni. La dichiarazione è arrivata lo scorso 5 novembre al convegno Elle Active! di Milano, organizzato all’Unicredit Pavillon di Milano. La possibilità per il padre di ritornare subito al lavoro dopo la nascita del figlio, rispetto a quanto detto dal noto economista, creerebbe condizioni di disparità tra l’uomo e la donna in ambito di opportunità lavorative dopo il concepimento della prole. «Bisogna spezzare il circolo vizioso che si è creato su un equilibrio sbagliato, che vede l’uomo con maggior potere contrattuale nello stabilire chi deve lavorare e chi deve stare con i figli», ha dichiarato il rappresentante dell’INPS durante l’evento dalle giornaliste de La 27ma ora del Corriere della Sera.
Secondo alcuni dati riportati dallo stesso Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, il tasso di occupazione delle donne scende dal 65 al 50% per chi ha un figlio e al 30% per chi ha più figli, mentre il livello salariale riscontra una penalizzazione del 15%. Boeri, inoltre, ha considerato l’ipotesi di introduzione di condizioni sfavorevoli per i padri che rifiutino il congedo di paternità durante il primo mese di vita del figlio, al fine di controbilanciare la tendenza negativa che penalizza le madri in ambito professionale: «Per rendere il provvedimento efficace, però occorre introdurre una scelta obbligatoria con tanto di sanzione per chi non lo rispetta. I datori di lavoro considerano le donne con figli come un costo e culturalmente si crede che le madri che lavorano siano cattive madri, ma non è così: risultato? solo 4 padri su 100 prendono congedi facoltativi».
Alle inaspettate ed innovative affermazioni del Presidente INPS ha replicato l’ex ministro degli Esteri Emma Bonino, bocciando in maniera netta la sua proposta: «eccessivo prescrivere l’obbligatorietà del congedo di paternità, bisogna stare attenti a non entrare troppo nelle scelte individuali dei cittadini, che come noi vogliono vivere liberi» E poi conclude al termine del suo intervento al convegno Elle Active! :«Penso che nelle relazioni di coppia si debba lasciare un margine di contrattualita’ interna, senza dirigismo, non vorrei che il governo c’entrasse troppo».
Francesco Laneri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.