Per tutta la settimana le copertine delle pagine Facebook, Instagram e Twitter della Polizia di Stato sono dedicate al ricordo delle vittime dell’olocausto con una foto che immortala alcune pietre d’inciampo posizionate a Roma. Saranno presenti anche dei post su quanto accadde e in ricordo dei poliziotti che sacrificarono la loro vita per salvare quelle di migliaia di ebrei.
Un contributo che la Polizia di Stato vuole dare come testimonianza del forte legame che la lega alla comunità ebraica, affinché la valorizzazione della memoria e del ricordo serva da monito alle future generazioni perché ciò che è stato non si ripeta mai più. A testimonianza di ciò già nel 2018 è stata consegnata la pubblica benemerenza dell’Amministrazione della pubblica sicurezza a Giacomo Zarfati, esponente della Comunità ebraica di Roma.
Un impegno riconosciuto anche oltre i confini nazionali: lo scorso mese di novembre, infatti, l’Associazione europea delle Comunità ebraiche ha conferito al Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Lamberto Giannini il prestigioso premio King David Award, per la sua intensa opera di protezione delle comunità ebraiche.
Nella settimana corrente sul territorio numerose sono state le iniziative dedicate al tema.
Nella città di Novara lo scorso 23 gennaio si è svolta la Run for Mem, la Corsa della Memoria verso il futuro, organizzato dall’UCEI (Unione delle comunità ebraiche italiane). In un percorso nei luoghi della memoria che ha visto la partecipazione di atleti del Gruppo Sportivo Fiamme Oro.
Ieri, a Trieste presso la Questura sono state apposte delle pietre d’inciampo per ricordare i poliziotti che, in opposizione alle leggi naziste, salvarono la vita di numerosi ebrei destinati alla deportazione. Le pietre d’inciampo sono state dedicate alla memoria del Commissario Giovanni Palatucci e del Commissario Feliciano Ricciardelli deportati nel 1944 nel campo di concentramento di Dachau.
Oggi, presso la Questura di Aosta sarà apposta una pietra d’inciampo alla memoria del commissario Camillo Renzi anch’egli deceduto nel lagher di Dachau.
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