470 indicatori, 116 capoluoghi italiani in lista, un solo primo posto: Bologna si aggiudica, pertanto, l’appellativo di città più smart d’Italia nel 2016.
BOLOGNA – Se si dovesse pensare alla città più vivibile, più moderna, più visitata, con più servizi, più accessi da parte dei cittadini a Internet, a quale città si penserebbe? A Milano forse, con la sua grande metro, o a Roma, con i suoi musei, o Torino o Napoli, infine. Invece, classificatasi al primo posto, fra le metropoli italiane, secondo il rapporto di EY “Smart city index“, il quale dal 2013 stima le 116 città capoluogo utilizzando oltre 470 indicatori, c’è Bologna grazie ai servizi online offerti dal comune, l’accessibilità al Wi-Fi, la pianificazione multimediale dei mezzi pubblici, i corrieri in bicicletta, le card e le app per visitare la città, l’e-commerce di prodotti locali, l’accesso al fascicolo sanitario elettronico, i portali universitari e tanto altro ancora.
Bologna ha saputo gestire in maniera più smart, ovvero intelligente, le risorse economiche e umane, le infrastrutture digitali e tradizionali, migliorando sensibilmente la qualità della vita dei cittadini. L’Emilia-Romagna, tuttavia, può anche vantarsi della top–ten: infatti, al quinto posto si trova Parma, mentre al nono Reggio Emilia. Sono rimaste indietro, invece, Milano e Torino, rispettivamente al secondo e terzo posto, scendendo di cinque posizioni perfino la capitale italiana, posizionandosi, appunto, al nono posto. Le città del meridione, inoltre, si posizionano più in basso, con Napoli al 32 esimo posto, seguita da Cagliari, contrariamente a Lecce che si ferma al 52 esimo. Risale la classifica Cosenza, la quale guadagna la 78 esima posizione rispetto alla 94 esima della scorsa edizione. Tutto ciò, comunque, non deve far giacere Bologna sugli allori, anzi, deve fungere da trampolino di lancio per far arrivare la città, e magari tutta l’Italia, alla pari delle grandi capitali europee.
Roberta Ventura
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