“La grazia data da Joe ad Hunter include anche gli ostaggi del 6 gennaio, che sono stati imprigionati per anni? È un tale abuso e travisamento della giustizia!“.
Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, ha graziato il figlio Hunter, il quale era stato dichiarato colpevole per due processi penali per evasione fiscale e per l’acquisto illegale di un’arma da fuoco. Le parole dell’ormai ex presidente: “Nessuna persona ragionevole che esamini i fatti relativi ai casi di Hunter può giungere a una conclusione diversa da quella che Hunter è stato scelto solo perché è mio figlio, e questo è sbagliato“, definendo quanto accaduto al figlio “un errore giudiziario“.
Il reato per il quale è stato dichiarato colpevole risale all’ottobre 2018, quando Hunter Biden ebbe una pistola Colt Cobra 38Spl, inoltre Hunter era dipendente da crack, cocaina e alcol. Il 5 settembre scorso Hunter aveva presentato una dichiarazione di ammissione di colpevolezza per tutti i reati a lui contestati.
Trump ha più volte minacciato di voler perseguire la famiglia Biden e di avviare una nuova indagine sui rapporti di Hunter Biden con la compagnia ucraina, inoltre, tentò di coinvolgere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel trovare prove sulla corruzione del figlio di Biden. Le accuse di corruzione non trovarono conferme.
“La grazia data da Joe ad Hunter include anche gli ostaggi del 6 gennaio, che sono stati imprigionati per anni? È un tale abuso e travisamento della giustizia!“.
Joe Biden ha evitato al figlio di passare da quattro a oltre venti anni in carcere.
Hunter si è dichiarato colpevole dei nove i reati federali per frode fiscali. Il 12 dicembre, Hunter Biden avrebbe conosciuto l’ammontare della pena per tre reati federali, legati al possesso illegale di arma e all’aver dichiarato il falso all’Fbi. In quel caso la sentenza poteva arrivare fino a un massimo di venticinque anni.
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