“Northern Arrows”: una nuova operazione lanciata da Israele minaccia il sud del Libano e la Siria. L’attacco di terra sferrato ieri sera da Israele è parte di un’operazione “mirata e limitata”, afferma l’esercito israeliano: l’obiettivo principale resta l’organizzazione sciita Hezbollah.
Una nota dell’esercito israeliano afferma che gli obiettivi colpiti dall’attacco di terra “si trovano in villaggi vicini al confine e rappresentano una minaccia immediata per le comunità israeliane nel nord di Israele“. I raid terrestri sono, dunque, limitati e indirizzati a obiettivi precisi – le infrastrutture di Hezbollah nel sud del Libano – e l’operazione si sta svolgendo secondo un “piano metodico stabilito dallo Stato Maggiore e dal Comando Settentrionale“. Piano, quest’ultimo, che mira a riportare a casa gli israeliani del nord e che continuerà tenendo conto anche degli attacchi su altri fronti.
Mentre il governo israeliano annunciava l’inizio di una nuova fase della guerra in Libano – quella terrestre, appunto – il portavoce del dipartimento di Stato americano Miller veniva informato sull’accaduto. Miller non condanna questa escalation, affermando che una tale operazione di “escalation to de-escalate” potrebbe portare ad un incontro diplomatico (o ad un tragico risvolto nel conflitto).
Nella notte l’esercito israeliano ha condotto due raid su Dahieh, dopo aver fatto evacuare tre quartieri nel sud del Libano.
Anche a Damasco si sono registrate delle esplosioni, già a partire da ieri mattina. “I sistemi della nostra difesa aerea hanno intercettato obiettivi ostili nella regione di Damasco“, riferisce l’agenzia Sana.
La presidente Meloni afferma di star seguendo da vicino le vicende libanesi. La priorità è proteggere i civili e “garantire la sicurezza dei militari del contingente italiano di Unifil presenti nel sud del Libano“. Unifil non è, tuttavia, obiettivo diretto degli attacchi, come dichiara il ministro della Difesa Guido Crosetto.
L’Italia si impegnerà, in qualità di Presidente del G7, affinché gli sfollati possano far ritorno a casa e possa stabilizzarsi il confine tra Israele e Libano.
Il governo britannico organizza un volo per far tornare a casa i britannici che si trovano in Libano: “La sicurezza dei cittadini britannici in Libano continua ad essere la nostra massima priorità. Per questo motivo il governo britannico sta organizzando un volo per aiutare coloro che vogliono partire. È fondamentale partire subito perché un’ulteriore evacuazione potrebbe non essere garantita”, ha affermato il capo della diplomazia di Londra.
Fonte foto in evidenza: adnkronos.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.