Iran, Mohammadi premio Nobel per la pace, è stata rilasciata per motivi di salute. Pena sospesa per 3 settimane che verranno recuperate. Il suo legale sui social spiega: «Il motivo del suo rilascio sono le sue condizioni fisiche dopo la rimozione di un tumore e l’innesto osseo»
L’attivista iraniana Narges Mohammadi all’uscita del carcere di Teheran ha gridato: «Donna, vita e libertà». La donna ha lasciato la prigione di Evin per motivi medici. La famiglia aveva chiesto una sospensione della pena di tre mesi, la procura della capitale dell’Iran ha concesso solo tre settimane. Il suo legale, Mostafa Nili scrive: «La ragione di ciò è la sua condizione fisica dopo la rimozione di un tumore benigno e l’innesto osseo».
Mohammadi è stata incarcerata numerose volte negli ultimi dieci anni ed è tornata in carcere nel 2021. È stata condannata a oltre 30 anni per aver difeso i diritti delle donne in Iran e lottato contro l’apartheid di genere. «Narges è in un buono stato d’animo, combattiva nonostante la sua salute molto fragile», ha riferito il marito Taghi Rahmani.
La sua famiglia a novembre di quest’anno, ha accusato il regime di aver tentato di provocare all’attivista una «morte lenta», privandola dell’intervento chirurgico per confermare la diagnosi di tumore benigno. Un eventuale ritardo nelle cure sarebbe risultato fatale per la donna.
È stata in quell’occasione che i familiari hanno richiesto, tramite il loro legale, un “congedo medico” per i trattamenti. La sospensione della pena per 21 giorni è arrivata, secondo i familiari «troppo tardi e per troppi pochi giorni». Il capo del comitato per il premio Nobel, Jorgen Watne Frydnes sottolinea: «Chiediamo alle autorità iraniane di porre fine definitivamente alla sua prigionia e di garantire che riceva cure mediche adeguate per le sue malattie».
Fonte Foto in Evidenza: open.online
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