Mario Panchieri, uno dei testimoni dell’incidente avvenuto a Rosignano sull’autostrada A12, ha raccontato la sua esperienza intrisa di paura a causa di quei pochi istanti in cui, con la moglie e la figlia in macchina, si è ritrovato coinvolto in una tragedia.
“È un miracolo, mia figlia non ha un graffio, anche se le è esploso il lunotto davanti. Se ci ripenso ancora tremo“. Comincia così il racconto di Mario Panchieri, che insieme alla sua famiglia si trovava vicino al casello dove è avvenuto il terribile incidente di Rosignano che è costato la vita a tre persone.
Un’auto è sopraggiunta a una velocità spaventosa sul casello dell’autostrada A12, travolgendo i veicoli fermi e un gabbiotto del pedaggio, per poi rimbalzare e capovolgersi. L’auto di Panchieri è stata colpita di striscio dalla carambola. Con la sua famiglia era partito in viaggio da Innsbruck a Riparbella, in provincia di Pisa.
L’uomo, intervistato dal quotidiano Tirreno, ha raccontato che dopo aver pagato il pedaggio ha sentito un rumore e senza avere la possibilità di capire ciò che stava accadendo, qualcosa ha colpito con forza la sua auto. Il lunotto posteriore è esploso verso l’interno.
Dal video diffuso sull’incidente si vede come un’auto, piombata sul casello, ha letteralmente distrutto tutto ciò che ha colpito. “La mia bambina era nel suo seggiolone che è incastrato tra i sedili con lei rivolta verso la parte posteriore dell’auto. Per fortuna avevamo il bagagliaio pieno fino sopra il limite“, ha dichiarato Panchieri, “questa roba ha fatto da schermo alla bambina. La maggior parte dei vetri si sono fermati contro i bagagli, non l’ha neppure sfiorata“.
L’urto è stato così forte che ha spinto Panchieri e la sua famiglia in avanti, ma Panchieri ha avuto la lucidità di accelerare per spostarsi da quel caos. “Poi sono corso ad aiutare” ha detto. “Nell’auto che ci ha tamponato c’era un bambino che sanguinava, spero abbia solo ferite lievi. Ma dietro i veicoli erano tutti accartocciati non ho visto quello che è successo, ma c’era una donna che urlava, tutti erano nel panico. È stato un inferno“.
Sul posto hanno perso la vita due coniugi tedeschi di Ausburg, Robert Friendrich, di 61 anni, e Maria Cornelia Schubert, di 68 anni. Si trovavano nell’auto che ha colpito le altre a catena.
Lo schianto ha coinvolto anche un italiano di ventuno anno, Marco Acciai, seduto dal lato passeggero del mezzo colpito per primo.
Inoltre, si è ferita anche una famiglia di quattro persone, compresa di due bimbi di tre e sei anni, che viaggiava su una Hyundai, nonché una donna al volante di una Fiat 500.
Fonte foto in evidenza: Il Messaggero
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