Attualmente, convolare a nozze non sempre equivale a fare, poi, dei figli. Risulta, infatti, che molte coppie neo sposate preferiscano godersi la vita piuttosto che impegnarsi ad avere un figlio e accudirlo al meglio. Questo accade poiché molto spesso non ci sono le possibilità economiche per farlo, ma, a volte, per ben altri motivi. Da tutto ciò, ne deriva ovviamente un drammatico calo delle natalità. Tuttavia, in una delle entità facenti parte dello Stato della Bosnia ed Erzegovina, la Repubblica Srpska, è insorta un indisponente, nonché sconvolgente, proposta di legge riguardante, nientemeno, che i single.
La cosiddetta “tassa sui single” nasce da un’analisi relativa ai dati demografici: la ricerca rivelerebbe che, almeno in Bosnia ed Erzegovina, molte persone non si sposano o, in caso, non hanno figli poiché scelgono arbitrariamente di fuggire dal proprio Paese per cercare condizioni lavorative migliori. Per di più, c’è chi in rete presuppone che questo tributo possa giungere anche in Italia. Difatti, proprio il Belpaese è collocato, addirittura, dietro la Bosnia ed Erzegovina nella graduatoria pertinente il tasso di natalità.
Vi sono, però, alcune ipotesi che mettono in dubbio la veridicità di un eventuale tassa sui single, ovvero: non è detto che ogni famiglia non possiede alcun figlio e che quest’ultimo, comunque, può nascere anche al di fuori del matrimonio, pertanto, come fare a mettere in piedi un’imposizione del genere? Su quali basi sarebbe consono poggiarne le fondamenta e fornire, di seguito, le informazioni obbligatorie? Si consiglia, invero, di osservare più da vicino quegli Stati in cui vigono un welfare state, un certo accesso alla formazione scolastica e un’imparzialità di genere tali da far invidia, cose le quali, purtroppo, in Italia difettano particolarmente.
Anastasia Gambera
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.