Al giorno d’oggi siamo costantemente immersi all’interno di un mondo digitalizzato in continua evoluzione dove l’intelligenza artificiale prova a farla da padrone. Questo mondo, se da un lato ci espone ogni giorno a innumerevoli rischi, dall’altro, grazie a questa sua esigenza innovativa, continua a portare sempre più beneficio.
A tal proposito, come già accennato, una branca importante appartenente a questa era virtuale è sicuramente l’Intelligenza Artificiale. Molte istituzioni, tra cui quelle scolastiche, consapevoli del suo enorme potenziale, hanno deciso di sfruttarne le capacità per creare un ambiente più consono per il benessere di ogni singolo studente.
In chiave scolastica, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, ha indotto una sperimentazione sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nelle scuole, adottando una didattica realizzata appositamente per le esigenze dei vari alunni.
Tale progetto vede la partecipazione di numerose scuole italiane, quale ad esempio l’Istituto Lecco 1, in quanto caratterizzato da una forte volontà innovativa che lo contraddistingue dagli altri istituti presenti sul territorio lombardo.
In particolare saranno coinvolte due classi, ognuna con un ruolo specifico. Una, infatti, fungerà da gruppo sperimentale, mentre, la seconda classe, da gruppo di controllo. L’obiettivo principale di tale progetto è quello di prevenire la dispersione scolastica presente tutt’oggi, la quale limita la presenza degli studenti tra i banchi di scuola.
Rimanendo sempre all’interno dell’ottica scolastica, l’Intelligenza Artificiale rappresenta un sistema di supporto per i docenti. Attraverso l’ausilio di risorse didattiche come i test cognitivi, i docenti sono in grado di individuare l’eventuale presenza di lacune ma anche i punti di forza dei loro studenti. Ciò permette loro di creare un percorso didattico conforme alle possibilità dello studente, consentendogli delle agevolazioni nello studio.
Inoltre, tra i vari strumenti volti alla facilitazione dell’apprendimento, troviamo sicuramente i corsi online, dove generalmente trattano l’insegnamento di una determinata lingua straniera. Essendo la maggior parte di breve durata, essi stimolano l’attenzione dello studente, impartendogli delle basi necessarie per una buona padronanza linguistica.
Nonostante l’Intelligenza Artificiale abbia offerto pari opportunità per tutte le classi sociali, quest’ultima anche all’interno del contesto educativo e scolastico, non garantisce la completa protezione della privacy degli studenti e aumenta inoltre il rischio di un isolamento individuale.
Tali rischi, nel primo caso, prendono generalmente forma quando certe applicazioni richiedono la concessione di appropriarsi dei dati personali dell’alunno, come ad esempio la data di nascita o il numero di telefono personale. Nel secondo caso, essendo l’AI una branca che ha portato anche alla nascita di diverse applicazioni incentrate sull’intrattenimento, molti ragazzi trovano il loro spazio in esse, chiudendosi in un mondo irrealistico dal quale non desiderano uscire.
L’introduzione di determinati strumenti e applicazioni, ha inoltre incrementato le forme di pregiudizio e discriminazione nei ragazzi verso i loro rispettivi coetanei. Quest’ultimi, vedendo alcuni loro coetanei agevolati da strumenti e applicazioni che a loro non è concesso usare, in quanto la loro preparazione non lo prevede, sono mossi da un sentimento di invidia che li porta a creare dei gruppetti instituiti appositamente per escludere il compagno di scuola o l’amico per il quale provano rancore.
Elide Vella
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