GIARRE. I Carabinieri della Stazione di Giarre, al termine dei necessari aggiornamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 48enne del posto, pregiudicato, poiché ritenuto responsabile di “estorsione” e “danneggiamento”.
I fatti risalgono alla mattinata di martedì 14 marzo. Attualmente in trattamento presso il Servizio per le Tossicodipendenze di Giarre, si sarebbe presentato presso i locali dell’ufficio parrocchiale della Chiesa di Sant’Isidoro, chiedendo al parroco una banconota da 20 euro, verosimilmente per acquistare dello stupefacente.
Quest’ultimo gli avrebbe spiegato che l’assistenza prestata ai bisognosi non è finalizzata alla soluzione di problemi economici, bensì ad assecondare le primarie necessità delle persone attraverso l’intervento della Caritas parrocchiale. Ad ogni modo, per non lasciarlo scontento, gli avrebbe donato una piccola somma di denaro per poter consumare una colazione al bar.
A questo punto, a causa del diniego ricevuto, l’uomo avrebbe improvvisamente perso il controllo, iniziando furiosamente a spaccare alcuni soprammobili in cristallo e una porta a vetri, con la quale tra l’altro si sarebbe ferito. Vani i tentativi del prelato di calmare l’esagitato. Questo sarebbe stato bloccato poi con l’aiuto del sacrista, dopo che il tossicodipendente avrebbe comunque tentato di colpirli entrambi con un pezzo di vetro.
L’uomo, intorno alle 14:00, è stato quindi condotto presso l’ospedale di Giarre per le cure del caso. Ma anche qui avrebbe nuovamente dato prova della sua aggressività. All’ovvio rifiuto, infatti, degli ambulanzieri di accompagnarlo con il mezzo di soccorso in centro città, il soggetto avrebbe reagito prendendo dapprima a calci e pugni l’ambulanza, danneggiandone il parabrezza e provocandone vistose ammaccature, per poi lanciare dei sassi sui vetri, che, nell’infrangersi, fortunatamente non hanno ferito i due occupanti.
Ma la giornata di “ordinaria follia” non era ancora volta al termine.
Il 48enne infatti, nel pomeriggio, sarebbe ritornato in parrocchia, insistendo nella sua richiesta di denaro al parroco, a cui avrebbe riferito in maniera spavalda di non temere l’intervento dei Carabinieri, salvo poi desistere e scappare via al momento della telefonata ai militari. «Ma li hai chiamati veramente?», queste le parole dell’uomo, che nell’allontanarsi velocemente, avrebbe comunque minacciato future ritorsioni.
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