Cessate il fuoco a Gaza: i palestinesi scendono in strada dopo 15 mesi di guerra. Il canto dei parenti degli ostaggi a Tel Aviv. Il reporter di Al Jazeera ha compiuto il gesto che ha annunciato la tregua: ha tolto l’elmetto e il giubbotto antiproiettile. La prima fase dell’accordo inizierà domenica.
L’annuncio del cessate il fuoco ha riacceso una speranza in migliaia di persone nella Striscia di Gaza, regione devastata da 15 mesi di bombardamenti. I cittadini palestinesi sono scesi in strada per festeggiare, esultando e suonando i clacson delle auto in segno di gioia.
A Tel Aviv i cari degli ostaggi si sono riuniti per sapere se il nome del proprio caro è nella lista che Hamas ha consegnato. Si pensa che il primo rilascio possa avvenire già questo fine settimana. In una diretta di Al Jazeera, il reporter ha deciso di annunciare questa tregua tanto attesa, togliendosi il giubbotto antiproiettile e l’elmetto. Se il cessate il fuoco dovesse essere mantenuto, potrebbe porre fine ad una fase drammatica nella storia di Gaza.
Le trattative caratterizzate da minacce di rottura, pressioni internazionali e dichiarazioni contrastanti, che vanno avanti da giorni, hanno finalmente portato ad un accordo che rappresenta un passo importante verso la pace a Gaza. La tregua avrà inizio domenica 19 gennaio 2025, così ha detto la conferenza stampa del premier del Qatar al-Thani. Lo stesso, ha dichiarato: “Ci sarà un meccanismo per analizzare e gestire eventuali violazioni. Noi ci aspettiamo che le parti rispettino l’accordo, sappiamo che questo tipo di accordi è molto complesso e possono esserci dei problemi, ma siamo pronti ad affrontarli“.
Il premier israeliano Netanyahu ha accelerato il rilascio degli ostaggi. Le difficoltà su temi sensibili come il controllo del corridoio di Filadelfia, conteso tra Israele, Egitto e le autorità palestinesi sono state superate.
La tregua sarà divisa in tre fasi, saranno 126 i giorni di cessate il fuoco. La prima fase sarà di 42 giorni, in cambio verranno rilasciati 33 ostaggi tra cui uomini e donne vulnerabili. Si conta che i prigionieri che verranno rilasciati siano superiori a mille. Figure come Avera Mengistu e Hisham al-Sayad, detenute da anni, verranno rilasciate. Verrà riaperto il valico di Rafah, dove 600 camion di aiuti umanitari entreranno nella Striscia e aiuteranno la popolazione ormai devastata dalla guerra.
Fonte Foto In Evidenza: open.online
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