Nonostante le restrizioni imposte dalla zona rossa, in piazza Emile Chanoux ad Aosta si è tenuto un flash mob per sensibilizzare su ciò che sta accadendo al mondo della cultura e dello spettacolo, che adesso si trova fermo da oltre un anno. Secondo quanto riportato da La Stampa, gli inviti e lo spargimento della voce per l’organizzazione di questa manifestazione, che ha violato in modo evidente i limiti imposti dalle restrizioni messe in atto per evitare la diffusione dei contagi, sono partiti dal noto social network Facebook.
A ritrovarsi in piazza quasi 200 persone, che hanno cantato, suonato e ballato al ritmo di Danser Encore, noto brano dei francesi Hs et les Saltimbanks, che viene utilizzato spesso nella manifestazioni in Francia. Buona parte delle persone che hanno manifestato erano totalmente sprovviste di mascherine e hanno violato le distanze imposte con salti, abbracci e balli. Una volta conclusosi il flash mob ha avuto inizio un corteo spontaneo verso l’Arco di Augusto, portato avanti da Philippe Milleret e dalla famiglia Boniface, e in seguito è stata suonata con chitarre, percussioni e organetti la canzone Danser encore.
Inevitabile al termine di tutta la manifestazione il polverone sui social pieno di commenti negativi e vere e proprie accuse alle forze dell‘ordine e ai vertici degli enti locali per non aver fatto nulla al fine di impedire lo svolgimento del flash mob e quindi gli assembramenti. Tutto ciò infatti è accaduto alla vigilia del ritorno della Valle D’Aosta in zona rossa.
Il primo cittadino di Aosta, Gianni Muti, ha detto come nei giorni scorsi avesse segnalato l‘eventualità dello svolgimento della manifestazione alla forze dell‘ordine e come in particolar modo la polizia avesse fatto il possibile per evitare che quanto accaduto si verificasse. Gli agenti della Questura hanno filmato ogni momento del flash mob e stanno procedendo per identificare chi ha violato le regole.
Fonte immagine: La Stampa
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