L‘espressione inglese fake news, in italiano false notizie o bufale, indica la divulgazione di notizie inventate per generare disinformazione.
La circolazione delle false informazioni è sempre esistita, fin dall’antichità, seppure con diversi scopi. Pensiamo, ad esempio, ai cantastorie del Medioevo che incantavano il pubblico raccontando vicende inventate che finivano con l’essere credute vere. Mentre in tempi più recenti i vari paesi si sono serviti della falsa informazione per la propaganda di guerra, soprattutto a scapito dei nemici. Poi Internet e i vari social media non hanno fatto altro che intensificare questo fenomeno, in quanto ambienti in cui tutti possono scrivere ciò che vogliono. Dunque, a causa di questa sovrapproduzione di informazioni, spesso è difficile distinguere le notizie vere da quelle false.
Le cause possono essere molte, come quelle economiche attraverso i siti clickbait che presentano storie esagerate accompagnate da titoli accattivanti che attirano la curiosità del lettore. Lo scopo è proprio quello di catturare il maggior numero di click possibile per aumentare le entrate pubblicitarie.
Queste notizie false riguardano perlopiù le celebrità, con l’obiettivo di creare scandali, per esempio la notizia del divorzio di una celebre coppia o di una qualsiasi informazione che possa “infangare” la reputazione di una celebrità.
Oppure il fenomeno può riguardare una divulgazione anche più grave, come le notizie sulla falsa morte di un personaggio famoso. Per esempio, in passato circolava la notizia della morte di Claudio Amendola, un errore generato da Wikipedia, in cui si leggeva: “Claudio Amendola: Roma, 16 febbraio 1963 – Roma, 12 gennaio 2021”. Seppure rimasto online per poco tempo, questa informazione non è passata inosservata e, anzi, è circolata velocemente, mostrando il grande potere di Internet.
Mentre recentemente è circolata la falsa notizia della morte del cantante Blanco, subito smentita. Su Twitter è entrato in tendenza l’hashtag #ripblanco, che ha subito allarmato i fan dell’artista, generando poi rabbia per il brutto “scherzo” e ironia con i vari meme a riguardo.
Il fenomeno delle fake news riguarda, purtroppo, anche fatti importanti, divulgati con l’obiettivo di creare panico.
Un esempio è fornito dal vaccino per proteggersi dal Coronavirus. Quando nel 2021 si iniziò a parlare di vaccino contro il virus nacquero varie polemiche sulla sua pericolosità. Per esempio, circolavano teorie sui microchip iniettati o sulle mutazioni genetiche che spaventarono le persone, creando caos. Purtroppo, queste false notizie hanno influenzato profondamente una gran parte dell’opinione pubblica, tutt’ora scettica sul vaccino.
Manipolazione della realtà
Molto spesso ci affidiamo alle immagini e ai video come principali fattori di verità, in quanto più credibili rispetto alle parole. Ma non sempre vige il vedere per credere, infatti, molti dei contenuti multimediali che affollano i social network sono manipolati. Ciò significa che, per esempio, alcune immagini sono state modificate; oppure dei video che non hanno alcun nesso tra loro sono stati collegati per far credere una certa cosa. O ancora, è possibile condividere alcuni contenuti associandoli a vicende totalmente distanti da essi. Questo è sicuramente il caso dell’attuale guerra in Ucraina.
Sin dallo scoppio del conflitto, molti utenti hanno condiviso sui vari social network foto e video delle vicende che si stanno svolgendo sul suolo ucraino. Ma molti di questi contenuti riguardano vecchi accadimenti che non hanno nulla a che fare con ciò che sta realmente accadendo.
Per esempio, lo stesso Yelchenko, ambasciatore ucraino negli Stati Uniti, è caduto nella trappola delle fake news pubblicando su Twitter un video di un’esplosione credendo riguardasse la città ucraina Mariupol; in realtà, si è verificato che il video ritrae un altro evento pubblicato tanto tempo fa sulla piattaforma cinese TikTok.
Particolarmente virale è diventata anche la foto della ragazza su un autobus con in mano un fucile, facendo credere che quella fosse l’attuale condizione dell’Ucraina. Tuttavia, anche questa costituisce una falsa informazione, in quanto la foto fece la sua apparizione nel mondo dei social nel 2020.
Purtroppo difenderci dalle fake news non è facile, anche perché inevitabilmente invadono le nostre home page. Tuttavia, è bene ponderare ciò che leggiamo o sentiamo prima di darlo per vero e, nei peggiori dei casi, andare nel panico. Dovremmo prima valutare la fonte per riconoscerne l’attendibilità e chiederci se ciò che si dice possa essere possibile, dal momento in cui molte notizie sfociano nel ridicolo.
Ilenia Mennone
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