Una situazione che allarma sempre più la Ugl (Unioni Generale del Lavoro) Comunicazioni di Catania, al punto da dover invocare ancora una volta l’immediato intervento di Poste Italiane per una maggiore sicurezza dei lavoratori degli sportelli, soprattutto nelle sedi maggiormente a rischio.
“Quanto successo alla collega era prevedibile nella misura in cui gli operatori sono ormai abbandonati al loro destino. Non è concepibile, infatti, che gli uffici di Catania e provincia più importanti sono dotati di poche unità di personale rispetto alla grande mole di lavoro da completare, soprattutto nelle giornate di erogazione delle pensioni afferma il segretario provinciale Simone Summa.
Mentre da Roma colgono spesso l’occasione per vantare l’ottimo stato di salute dal punto di vista economico di Poste, con l’incremento degli utili, nelle città più popolose e in periferia i dipendenti scarseggiano e quei pochi in turno non riescono materialmente a garantire servizi adeguati.
Il disagio che incide inevitabilmente sugli utenti che, con sempre maggiore frequenza, loro malgrado fanno sentire la propria voce. Non sono più rare le proteste e i momenti di tensione, ma ciò che preoccupa sono i gesti pericolosi che accadono con frequenza.
Il segretario provinciale chiede di rafforzare il servizio di sicurezza soprattutto nelle giornate in cui si prevede un rilevante aumento di pubblico, negli uffici ritenuti altamente delicati e esprime solidarietà alla collega, augurandole pronta guarigione, mentre a Poste Italiane chiede di assumere personale e dare respiro alle unità in organico che, oltre a subire lo stress dei carichi di lavoro, hanno ogni giorno paura di mettersi dietro ad uno sportello o di consegnare la posta.
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