In una scuola alle porte di Roma è avvenuta una vicenda agghiacciante. Una dodicenne ha accoltellato un suo compagno di classe accusato di aver “fatto la spia“ durante una verifica. Sul suo conto sono emersi dei dettagli che fanno pensare a una situazione di disagio personale o familiare che la ragazzina potrebbe star attraversando.
La ragazzina non è imputabile per ciò che ha fatto in quanto ha meno di quattordici anni. Ma la procura di Roma ha comunque inviato una relazione al tribunale dei minorenni in cui si parla di reato di lesioni personali. Secondo quanto è stato ricostruito, la studentessa dodicenne avrebbe portato a scuola con sé un coltello da cucina. Poi, si sarebbe avvicinata al suo compagno e lo avrebbe accoltellato per vendetta. Il ragazzino, infatti, aveva denunciato la compagna alla professoressa perché copiava durante un compito in classe. Per fortuna, la vittima non ha riportato gravi danni ed è fuori pericolo. Ma la preoccupazione per l’accaduto è tanta e gli inquirenti stanno cercando di indagare sulla vita della dodicenne.
L’idea che i compagni di classe hanno della dodicenne è che sia una ragazzina “particolare“. Ha modi da fare da “emo” e passa la maggior parte del suo tempo con una sola amica, molto simile a lei. Inoltre, ha problemi di autolesionismo. Un amico d’infanzia del ragazzino colpito ha dichiarato che “non è una tipa che chiacchiera. Non lo fa nemmeno con i compagni di classe”. Altri sostengono che in passato fosse una bambina come tutte le altre. Ma recentemente qualcosa in lei è cambiato. “Il suo carattere è peggiorato per via dei problemi a casa. Ma non so bene di cosa si tratti”, ha affermato uno dei compagni.
La madre è sconvolta dal comportamento della figlia e ha definito l’accaduto una tragedia inspiegabile. Appena sveglia, la dodicenne aveva un atteggiamento normale e, come ogni mattina, il padre l’ha accompagnata a scuola in auto. Senza avere la minima idea di ciò che sarebbe successo qualche istante dopo. “L’abbiamo rimproverata, le ho detto che non poteva fare di peggio, che tutti abbiamo copiato nella vita, ma una cosa del genere, accoltellare un compagno di classe, non può trovare alcuna giustificazione. Potevo capire, per quanto fosse lo stesso sbagliato, mettere le mani addosso, ma arrivare a portare a scuola un coltello…”, ha raccontato la madre.
A scuola sembrava andare tutto bene. La madre ha affermato che da un colloquio recente con i docenti è emerso un andamento normale: la dodicenne è molto brava in grammatica e non ci sono particolari problemi da segnalare. Inoltre, il passato della ragazzina è privo di precedenti di questo tipo. La madre la descrive come una ragazzina timida, introversa e chiusa: i genitori temevano che avesse qualche problema di cui non parlava. Ma in fin dei conti, è figlia unica, molto seguita, e ha un bellissimo rapporto con i nonni. “Non so più cosa pensare, sono distrutta, noi genitori cerchiamo sempre di fare del nostro meglio, ma poi ci ritroviamo di fronte a certe situazioni inverosimili. Ora devo proprio andare, non riesco più a dire niente”, sono state le parole della mamma.
La ragazza sta acquisendo consapevolezza di ciò che è successo. “Sta nella sua camera, sul letto, sta male ora che ha acquisito la consapevolezza di quello che ha fatto, non sa darsi nemmeno lei una spiegazione a una reazione così violenta”. La famiglia è consapevole che l’accaduto avrà delle gravi ripercussioni. “So che ci saranno conseguenze, certo, non potrebbe essere diversamente, domani ci sarà un incontro a scuola con il Preside dell’Istituto, probabilmente verrà espulsa, capisco anche la grande preoccupazione provata dai genitori a sapere che c’era una ragazzina con un coltello a scuola…”, ha detto la madre.
Fonte foto in evidenza: open.online
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