È stata inoltre disposta la proroga dell’attuale regime fiscale, più conveniente, per le auto aziendali benzina e diesel (fringe benefit) ordinate entro il 31 dicembre 2024 e concesse entro il 31 giugno 2025.
Si tratta di una misura che, secondo le stime, coinvolgerà circa 8 milioni di famiglie e avrà un valore complessivo di 1,6 miliardi di euro.
Il contributo si aggiunge al bonus sociale già esistente (fino a 440 euro per chi ha Isee inferiore a 9.530 euro, o sopra i 20mila per famiglie numerose). In totale, tra bonus luce e gas, una famiglia potrà risparmiare fino a 500 euro sulle bollette.
Oltre alle misure del testo base, l’esame in Parlamento ha introdotto novità anche per il bonus elettrodomestici, erogato con sconto diretto in fattura e non più tramite click day. Il contributo, che sarà applicato al momento all’acquisto, coprirà il 30% del costo, fino a 100 euro, o 200 euro per chi ha Isee sotto i 25mila.
Sono coinvolti nell’agevolazione prodotti UE di ogni classe energetica, con obbligo di rottamazione del vecchio apparecchio.
Confermate anche le misure a favore delle grandi imprese cosiddette “energivore” per un contributo di 600 milioni di euro (complessivi), attraverso il fondo per la transizione energetica, derivante dai proventi delle quote di emissione di anidride carbonica del 2024.
Nel decreto, è anche previsto per le piccole e medie imprese con potenza oltre i 16,5 Kw è previsto l’azzeramento per sei mesi degli oneri di sistema, per un totale di 800 milioni.
È stata inoltre disposta la proroga dell’attuale regime fiscale, più conveniente, per le auto aziendali benzina e diesel (fringe benefit) ordinate entro il 31 dicembre 2024 e concesse entro il 31 giugno 2025.
Un altro intervento significativo riguarda i cosiddetti clienti vulnerabili, tra cui over 75, persone con disabilità e soggetti in condizioni economiche fragili. Per loro, il governo ha deciso di estendere le tutele attualmente in vigore per il pagamento delle bollette energetiche. Anche dopo la fine del regime di tutela graduale previsto per il 31 marzo 2027, questi utenti non saranno obbligati a passare al mercato libero , evitando così i rischi legati a pratiche aggressive come il telemarketing.
Infine, il decreto introduce una norma a protezione dell’abitazione principale dei soggetti vulnerabili: se il debito per bollette condominiali non pagate è inferiore a 5.000 euro e l’immobile è l’unico di proprietà del debitore, la casa non potrà essere pignorata.
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